Vorrei dire ad Anna Maria Procacci che bisognerebbe sensibilizzare le amministrazioni a difendere la biodiversità anche nei parchi storici e naturalistici come Villa Pamphlii, dove nella Primavera del 2009 è stata ridotta a deserto la parte più selvaggia e inaccessibile della Valle dei Daini, a quale scopo? pulizia dai rovi? Forse le ditte che hanno perpetrato lo scempio non sanno che in quei luoghi si rifugiavano e nidificavano tutte le specie di animali selvatici che abitano o abitavano la villa (ultimamente non ho visto più le volpi che usavano affacciarsi da quelle zone al crepuscolo). Certe zone sono un'oasi un rifugio e un luogo dove nascondere la prole. Ma purtroppo quello che è successo la Primavera scorsa ha compromesso gravemente l'equilibrio che si era instaurato negli habitat selvaggi della villa. A cosa è servito massacrare e ridurre a deserto questa zona attivando le motoseghe in piena primavera? A cosa serve falciare cotinuamente i fiori che crescono ai margina del bosco o del lago utili e indispensabikli agli insetti e agli uccelli per l'impollinazione?
A cosa serve potare e abbattere alberi in pieno rigoglio? Perchè le amministrazioni non pnesano che se proprio non vogliono tutelare gli animali possono tutelare comunque la nostra salute ed è un loro dovere rispettare le leggi e la salute pubblica.
Anna Maria Procacci nel suo video si è dimenticata di dire che le potature (che sono una completa distruzione delle chiome degli alberi) fatte in Primavera ci privano dell'ombra e dell'ossigeno che ci garantirebbe una difesa durante le estati torride a cui siamo destinati in città.
Come si fa a bloccare questa pratica incivile di spogliare gli alberi delle fronde proprio quando servono?
E' un nostro diritto avere ombra e ossigeno, è un nostro diritto avere la bellezza degli alberi, è un nostro dovere salvare la fauna che ci abita.
Paola Bozzi
Roma
Secondo me, purtroppo, le amministrazioni agiscono molto spesso spinte da estrema superficialità.
La loro logica è infatti quella del risparmio e dell'efficienza a breve termine.
Ditte non specializzate, appalti compiacenti, interessi umani (secondo loro) al primo posto - vale a dire le lamentele di quelli che sostengono che i rami vicino ai cornicioni portano gli insetti in casa, o il sostegno alla teoria che è meglio tagliare un ramo prima che cada.
Inoltre c'è la questione delle biomasse: dove finiscono tutti questi rami e arbusti sfrondati senza motivo fuori stagione? C'è il sospetto che talvolta vadano ad alimentare gli impianti per realizzare il compost, che viene poi rivenduto.
Il compost in sé è una cosa civile, ma se viene fatto riciclando scarti, non certo mutilando alberi nella fase vegetativa e uccidendo pulcini e insetti!
Purtroppo, la miopia di non attribuire valore alla vita degli alberi e degli animali, è una miopia che paghiamo a caro prezzo anche noi.
Come dice Paola, in termini di ombra e di ossigeno.
E pure in termini di pace e bellezza.
Perché anche l'occhio e la mente contano qualcosa, a mio parere.
E il punto fondamentale è che questi alberi e questi animali non sono delle amministrazioni, ma sono NOSTRI.
Loro sono semplicemente pagati DA NOI per tenerli bene!!!