Air Max 1 Essential Dames Outlet Online Air Max 1 Essential Black Outlet Online Nike Air Max Aanbieding Heren Outlet Online Jordan Schoenen Dames Outlet Online Jordan Sneakers Dames Outlet Online
AIUTIAMO PETE BETHUNE E LA SEA SHEPHERD

  In ogni paese democratico, davanti alle ambasciate e ai consolati del Giappone, da due mesi a questa parte si svolgono frequenti manifestazioni. Sono ragazzi, schierati con megafoni, striscioni e fotografie dell'uomo di cui chiedono l'immediata liberazione: il capitano Pete Bethune. Neozelandese, membro della Sea Shepherd Conservation Society, attivista contro i cacciatori di cetacei e comandante della Ady Gil, il trimarano speronato e affondato di proposito, nel gennaio scorso, da una baleniera nipponica che stava pescando in violazione delle convenzioni.
  Il 15 febbraio, circa un mese dopo l'aggressione che ha trinciato in due lo scafo della sua imbarcazione ed è stata ripresa da un filmato che ha fatto il giro del mondo, Bethune sale a bordo della Shonan Maru2, la nave responsabile. Intende arrestarne il capitano per il tentato omicidio del suo equipaggio e l'omissione di soccorso; e pure presentargli un conto di tre milioni di dollari. Ma paradossalmente sono i giapponesi a prenderlo in ostaggio. A forza lo portano a Tokio, dove viene incarcerato con cinque capi d'accusa: assalto, abbordaggio, possesso illegale di un coltello (con cui ha tagliato una rete per salire a bordo della baleniera), distruzione di proprietà privata (la rete), impedimento dello svolgersi del lavoro.
  Pete Bethune è ancora prigioniero, e con mail e fax alle autorità nipponiche e altre forme di civile protesta suggerite dalla Sea Shepherd se ne reclama la tempestiva scarcerazione.
  Per conto del Giappone, a sfregio delle moratorie internazionali, si compiono stragi in tutti gli oceani e vengono uccisi milioni di pesci e cetacei. Squali, balene, delfini e tonni sono i primi, ma non gli unici, a farne le spese.
  L'impegno di Bethune e la sua storia sono simbolo di una lotta per salvare quanto rimane di un ecosistema marino ormai fragilissimo, stravolto dai disastri ambientali, dall'inquinamento ordinario, dall'intensità e dalla mancanza di criterio delle rotte di navigazione, e da una pesca scellerata.
  Aiutiamo la Sea Shepherd a richiederne l'istantaneo rilascio.

http://www.seashepherd.org/matilda/support-captain-bethune.html

Data: 10/05/2010
Autore: ILRESPIRO.EU
Bookmark and Share
Galleria Fotografica
   
dal Forum
E' una storia pazzesca. Ma il Governo neozelandese non fa niente? Nessuna richiesta ufficiale? Il video della collisione non lascia spazio a dubbi, l'ha visto il mondo intero: la baleniera ha trinciato in due la Ady Gil rischiando di uccidere l'intero equipaggio. E' evidente che l'hanno fatto apposta. Bisogna protestare! Devono liberare Bethane immediatamente!!!!
Dumbo
è inaudito! in pratica questo qui è un iper fico che fa il pirata dalla parte dei buoni, i balenieri quasi lo uccidono, lo arrestano e il governo kiwi tace?? tra l'altro ho dato un'occhiata a quello che fanno questi della Sea Shepherd, e sono dei grandissimi. roba d'altri tempi! templari del mare! (http://www.seashepherd.org/) manifestiamo per il capitano! Bethane libero!
IL CAVALIERE ELETTRICO
E' una storia pazzesca. Ma il Governo neozelandese non fa niente? Nessuna richiesta ufficiale? Il video della collisione non lascia spazio a dubbi, l'ha visto il mondo intero: la baleniera ha trinciato in due la Ady Gil rischiando di uccidere l'intero equipaggio. E' evidente che l'hanno fatto apposta. Bisogna protestare! Devono liberare Bethane immediatamente!!!!


Questo è proprio il punto centrale: perché non ci sono richieste ufficiali da parte dei governi neozelandese e australiano? lo scontro è avvenuto nelle acque territoriali dell'Australia. Da un punto di vista giuridico l'Australia dovrebbe quindi effettuare un'inchiesta per cercare di accertare i fatti, ovvero se è stato un incidente (dubbioso) oppure un vero e proprio tentativo di omicidio e comunque di distruzione violenta della nave Ady Gil da parte della baleniera giapponese. Il capitano della baleniera in prima persona avrebbe dovuto essere interrogato, cosa che non è successa. Sembra che le autorità neo zelandesi abbiano tentato di fare un'inchiesta, essendo la Ady Gil una nave registrata in Nuova Zelanda; ma che il Giappone abbia ostacolato le inchieste e proceduto ad un arresto più che contestabile dal punto di vista giuridico. è chiaro che poi anche la Nuova Zelanda dovrebbe insistere sul rilascio del suo cittadino, e si può contattare le autorità neo zelandesi per fare pressione su di loro. Cosi come la petizione fatta per chiedere il rilascio di Pete Bethune è indirizzata sia al governo giapponese che al quello neozelandese. Si pensava anche forse di fare un sit-in davanti all'ambasciata neo zelandese a Roma per accrescere le pressioni per il rilascio. Comunque credo che ci dobbiamo concentrare molto sul punto di vista giuridico della vicenda, visto che è li che dimostra tutte le sue pecche e che si può attaccare su questo terreno. Qui un po di link: un articolo sulla reazione di nuova zelanda e australia: http://www.seashepherd.org/news-and-media/editorial-100404-1.html la petizione in italiano: http://www.petizionionline.it/petizione/support-captain-pete-bethune/1123
raffaella
Questa storia è pazzesca in effetti. l'unico risvolto positivo di tutta questo è che ora c'è questa specie di martire e quindi i media sono abbastanza focalizzati sulla vicenda e la notizia si sta spargendo. di conseguenza le persone oltre a dimostrare la loro indignazione verso questo evento specifico, potranno vedere cosa si nasconde davvero dietro ad alcune usanze culinarie giapponesi che stanno mettendo a rischio estinzione un sacco di specie ittiche. fortunatamente ci sono persone come i volontari di Sea Shepherd, e fra loro Pete Bethune, che non si fermano davanti a nulla per cercare di portare un miglioramento oggettivo, anche se questo vuol dire essere impopolari con i governi che preferiscono ignorare queste cose per beneficiare scambi economici etc. Libertà per Pete Bethune
xjoshx
Balenieri giapponesi? Tutto quello che fanno è illegale! Pescare nei santuari dove è vietato? Loro fanno. Pescare i cetacei è vietato? Loro lo fanno. Sequestri di persona? Da che mondo e mondo sono vietati ma loro lo hanno fatto. Attentare contro la vita di un intero equipaggio non corrisponde al tentato omicidio? Ma no loro lo hanno fatto! In confronto gli indulti italiani che per molti casi sono gravissimi fanno quasi ridere. Qui un capitano di una nave, che dovrebbe essere la persona più coscenziosa a bordo, la persona di più alto grado ha deciso di uccidere, perchè di questo si tratta, e si, perchè è solo per pura fortuna che il Capitano Pete Bethune e i suoi l'hanno scampata. Fortuna sfacciata. Suppongo che dirigere una mastodontica nava sopra un piccolo trimarano non lasci tanto spazio alla precisione, non stiamo parlando di una barchetta mi pare. Per puro caso è stata presa la prua, per puro caso loro si trovavano fuori nel "ponte", se vogliamo chiamarlo così. Del resto che dire siamo davanti ad una vera e propria ingiustizia, loro si fanno le leggi, loro si riservano il diritto di non rispettarle. Il Capitano Bethune stava esercitando un diritto datogli dalla sua nazione, che gli consentiva di chiedere l'arresto del capitano giapponese nonchè i danni, stava esercitando il diritto di difendere le balene. Se i "signori" giapponesi si autoassegnano le quote di animali da uccidere, perchè la Sea Shepherd non può autoassegnarsi il diritto di salvarle? Perchè si usano due pesi e due misure? Scusate la brutalità ma nemmeno davanti a delle bare si sarebbe ottenuto granchè. Se qualche inerte (termine con cui identifico la razza politica) decidesse di muovere solo un dito forse ci sarebbe qualche speranza, ma siamo davanti al nulla. Persone vuote, gusci. Io ringrazio tutti i ragazzi che manifestano davanti alle ambasciate, spinti dalla passione cosa che i giapponesi non hanno e non avranno mai. Li ammiro perchè ci provano e lottano per una giusta causa, li sostengo perchè hanno ragione, dalla loro c'è la giustizia giusta c'è la ragione. Ragazzi sono con voi con tutta l'anima, siete coraggiosi come gli equipaggi che stanno in mare. Facciamogli vedere quali sono i veri uomini che non sono quelli che uccidono delle balene indifese, non sono quelli che imbracciano un fucile ma quelli che abbracciano un ideale e lo sostengono fino alla morte. Tutti insiemo per Bethune, restituiamolo alla sua famiglia che lo aspetta, alla sua bambina a cui è stato rubato il padre. Vergognati giappone.
Defender
Ecco un documentario di Discovery Channel su Sea Shepherd: SONO DEI GRANDIIIIIIII!!!! http://www.youtube.com/watch?v=Yb3nOLsID-w http://www.youtube.com/watch?v=Mgr-Bd-SHMA&feature=related
Luigi Benedetti
Quello che è accaduto a Bethune, se non fosse tragico, sarebbe paradossale. Abbiamo dei bracconieri( i giapponesi) che annualmente infrangono una moratoria internazionale per la caccia alle balene, e ci sono degli "eroi" che cercano di far rispettare la legge, cosa accade: l'eroe viene arrestato e portato in Giappone con il bene placido di tutte le nazioni interessate, Nuova Zelanda in testa, che è quella che con le proprie leggi (si parla del deliberato affondamento della barca del capitano Bethune da parte dei giapponesi) ha permesso al capitano Bethune di salire sulla baleniera col proposito di arrestarne il capitano, per violazione delle leggi che regolano la navigazione. Il punto ancora una volta e come sempre, è di tipo economico, i giapponesi sono ricchi e le nazioni non hanno intenzione di scontrarsi con loro, come ha detto Paul Watson, fondatore di Sea Shepherd "... i bracconieri d'avorio siccome sono poveri e neri vengono uccisi, i bracconieri di balene, siccome son o ricchi e giapponesi possono fare ciò che vogliono!.." Ci sono delle creature meravigliose, le balene, in via di estinzione, ci sono degli EROI che rischiano la loro vita per salvarle e c'è l'indifferenza del mondo... Allora, in momenti come questi, mi vengono in mente le parole di un grande uomo " ..Questo noi sappiamo: la terra non appartiene all'uomo, è l'uomo che appartiene alla terra. Non è stato l'uomo a tessere la tela della vita, egli ne è soltanto un filo. Qualunque cosa egli faccia alla tela , lo fa a se stesso..... Continuate a contaminare il vostro letto e una notte soffocherete nei vostri stessi rifiuti...." Capriolo Zoppo 1854
Rossana
il 27 maggio inizia il processo a Pete Bethune in Giappone, e in concomitanza a Roma organizziamo un sit-in davanti all'ambasciata giapponese, è importante esserci, non lasciamolo da solo, queste battaglie si vincono se siamo in tanti e se non molliamo mai!
raffaella
Archivio articoli
ILRESPIRO.EU ILRESPIRO.EU
  Qui sotto, nell'archivio del focus, potete trovare tutti gli articoli...
ILRESPIRO.EU ILRESPIRO.EU
 In particolare, nell'archivio del focus sono raccolte le puntate...
Senza cartello: a rischio e pericolo per i platani patriarchi Senza cartello: a rischio e pericolo per i platani patriarchi
 Secondo voi, il signore gentile e l'incantevole bambina avrebbero mai...
Sogni d'oro Sogni d'oro
 Chi di noi può permetterselo? Probabilmente nemmeno lui, cos&...
Fino all'ultima goccia Fino all'ultima goccia
 Si svolge a Roma il Forum Nazionale sull’Acqua  18 - 19 ottobre...
[Archivio Focus]
La vita degli altri
Copyright 2010 - www.ilrespiro.eu | privacy