Per tutto il sabato a Roma OIPA e No-alla-caccia, già impegnate su questo fronte, hanno raccolto firme per la dismissione delle botticelle, raggiungendo quasi un totale di cinquemila.
Parliamo delle voluminose carrozze turistiche a traino equestre concepite a fine Ottocento in una città senza automobili. Una volta tirate da robusti cavalli da tiro, mentre oggi vedono schiumare minuti trottatori già sfruttati dagli ippodromi, costretti a vita orribile in una metropoli rovente di traffico e inquinamento.
Sono molti anni ormai che la gente è stufa di vederli soffrire lungo le strade; ma è dal 2008 che le associazioni (prima fra tutte l'Enpa, promotrice fra l'altro di una conferenza stampa capace di appassionare al caso le testate di tutto il mondo) e migliaia di cittadini, protestano in modo vigoroso e sistematico, chiedendo al Comune di Roma che il servizio sia sospeso.
Causa scatenante, le morti drammatiche di due cavalli investiti da automobili, dopo lunghe agonie sull'asfalto, e i malori di altri a causa di caldo e fatica.
Come si diceva, i cavalli in questione sono perlopiù trottatori dismessi, acquistati dai vetturini sulla via del macello, sfruttati poi per tutti gli anni disponibili, infine rivenduti al mattatoio per poter comprare un nuovo esemplare con il ricavato della loro carne.
I leggeri trotter, che si ritrovano oggigiorno a faticare in mezzo a confusione e pericoli, sono abusivamente alloggiati nell’ex-Mattatoio comunale. Qui vivono al buio, all'umido, adiacenti al fracasso del Villaggio Globale, circondati dagli accampamenti dei senzatetto in una landa di siringhe e sporcizia, privi della possibilità di trascorrere un singolo minuto liberi in un paddock.
Da regolamento, i vetturini hanno il divieto di trottare e l’obbligo di concedere agli animali pause di quiete e ombra, ma di continuo contravvengono. Come pure, caricano le carrozze oltre misura e fanno sedere contro norma passeggeri accanto al posto di guida. Ma la Polizia Municipale non interviene mai, che si sappia.
Negli anni 90, in seguito all’uscita del commosso film Nestore, l’ultima corsa girato sull’argomento da Alberto Sordi, l’allora sindaco Francesco Rutelli promise ufficialmente che avrebbe perlomeno provveduto a realizzare un pensionato per i quadrupedi capitolini, a conclusione della loro grama attività. Sordi morì, Rutelli dimenticò. Qualche stagione dopo, fu il Sindaco di Valmontone a recuperare il progetto, raccogliendo lodi. Ma trovò più economico ospitare i cavalli anziani in un’area incustodita, cosicché i primi arrivati furono portati via dai mercanti clandestini di carne e l’iniziativa naufragò.
Al sindaco Alemanno, dal 2008, associazioni, cittadini, turisti, attivisti di tutto il mondo chiedono una svolta illuminata, sentendosi rispondere un secco no.
Si era creata una cordata di solidarietà disponibile a pensionare gratuitamente e a vita - sollevando dunque i proprietari da un onere non indifferente - i 90 cavalli detenuti a Testaccio.
Dato che i vetturini di ruolo (oggi sono 42, alcuni così anziani che non potrebbero nemmeno esercitare il mestiere di autisti) detengono licenze che si tramandano di padre in figlio, non richiedono alcun esame di abilitazione e spesso vengono subaffittate (permettendo a chiunque di mettersi alla guida di una carrozza a cavalli nel centro di Roma) si proponeva di convertirle in licenze di taxi turistici.
Il taxi normale non era a loro giudizio abbastanza redditizio: si sarebbe potuto trovare uno sponsor disposto a fornire una ventina di cabriolet ecologiche al Comune di Roma perché i vetturini potessero continuare la professione senza pausa nelle ore calde, né cavalli morti lungo le strade.
Ma il Campidoglio preferisce proreggere la loro ferma volontà di continuare a sfruttare i cavalli nel traffico, a rischio della vita e con evidentissimo malessere. A dispetto della volontà popolare.
Gli interessi di 42 individui contro la sensibilità di migliaia di persone, il rispetto della vita dei cavalli, del regolamento comunale e delle leggi contro i maltrattamenti degli animali.
Mistero.
In altre capitali occidentali civili simili servizi si svolgono, com'è logico, esclusivamente all'interno dei parchi.