Ci siamo: arriva il momento difficile.
Come ognun sa, in Italia portare in vacanza cani o gatti è una vera acrobazia.
Se oggi diversi agriturismi di campagna e montagna incominciano ad aprire le porte agli animali domestici, è quasi impossibile trovare analoga accoglienza presso alberghi al mare. Chiuse le spiagge, vietati i ristoranti e ogni area comune. Qualche eccezione per i cani di piccola taglia, ma nel nostro Paese i proprietari di bobtail, alani, maremmani o grandi meticci devono lasciare i loro animali a casa o in qualche pensione, oppure cambiare genere di villeggiatura.
Nemmeno gli hotel di lusso, da noi, accolgono gli animali. E se i villaggi turistici, raramente, sono organizzati in tal senso, predispongono aree apposite in cui i cani devono dormire separatamente dai padroni, che possono visitarli solo a orari precisi.
Scomodissimo viaggiare in treno, solo in seconda classe e relegati in una carrozza come appestati.
Le circostanze, certo, non giustificano gli abbandoni estivi. Ma in parte li spiegano.
Di sicuro, merito e attenzione vanno a tutti quegli esercizi turistici che aprono anche agli animali, ma anche a chi in alternativa offre assistenza seria in città.
Sempre meglio assicurare ai nostri cani e gatti, quando non possiamo portarli con noi, la garanzia di un accudimento quotidiano attento. Se non professionale, quantomeno molto responsabile. Meglio un piccolo investimento che non fidarsi di promesse di cui non si sia più che sicuri.