Con le vacanze, molti di voi capiteranno in posti dove si organizzano passeggiate a cavallo: non sono tutti uguali fra loro.
Alcuni, tengono i loro cavalli per l'intero anno, e ne hanno cura. Altri, li acquistano stagionalmente, a basso costo, e poi, dopo averli sfruttati, li rivendono, anche al mattatoio.
Si pensa sempre che i cavalli migliori siano quelli delle grandi prestazioni sportive, e gli altri non valgano nulla.
Un cavallo capace di condurre un cavaliere dilettante lungo strade e boschi è un animale paziente, coraggioso, equilibrato, generoso, che merita infinito rispetto.
Purtroppo, per tanti maneggi che lavorano in modo ottimo, esistono anche tante situazioni in cui i cavalli sono trattati come oggetti. Sottoposti a fatiche spaventose, affidati indiscriminatamente nelle mani di qualunque cliente e abbandonati ai più assurdi e violenti capricci.
Con i cani e i gatti abbiamo in genere maggior dimestichezza; vivono nelle nostre case, e la consuetudine ci porta a capirli meglio e a intervenire prima in loro difesa. Spesso siamo portati a credere che i cavalli, grazie al loro status di animali lavoratori (nei cui confronti l'uomo ha un debito di riconoscenza straordinario) debbano sopportare di più. O comunque, pensiamo di non poter fare nulla per loro.
Invece, durante la nostra estate, già aprire gli occhi, e notare se i cavalli, gli asini, i muli che incontreremo nei vari circoli o villaggi sono ben accuditi, rispettati, o meno, e di conseguenza regolarci - partecipando, lodando, segnalando o denunciando - è un passo importante.