Senza che questo naturalmente ci guasti le vacanze, è bene ricordare che il mare non è casa nostra, ma ci accoglie da ospiti. E come tali dobbiamo considerarci.
Se già durante tutto l'anno i padroni di casa - pesci, molluschi, vegetazione, microrganismi, creature di ogni genere - subiscono qualsiasi assalto dalla pesca sempre più violenta e sconsiderata, dall'inquinamento, dal traffico nautico, dai disastri ecologici, dal riscaldamento del pianeta, d'estate si ritrovano anche tutti noi, entusiasti, chiassosi e a mollo.
Nella migliore delle ipotesi, privi di canna da pesca e fucile subacqueo. Molto spesso dotati di motoscafi di varia dimensione che rilasciano a getto continuo nafta e inquietudine, nonché accessori da picnic. Oppure effervescenti sulle spiagge, non sempre educatissimi, pronti a raccogliere per il divertimento dei bambini granchi, garagoli e a lasciarli bollire sotto il sole dentro secchielli di plastica.
Il mare, come l'intero pianeta, è in difficoltà e non dispone di risorse illimitate per rinnovarsi e sopravvivere.
Ciascuno di noi può aiutarlo, comportandosi da ospite beneducato.