Se fosse logisticamente possibile, i nostri politici elargirebbero concessioni per realizzare stabilimenti anche sui più impervi scoglietti, impedendo persino ai giovani avventurosi un tuffo gratuito.
Oggi dobbiamo goderci il Ferragosto e sorridere a quanto c'è di bello intorno a noi. Ma anche riflettere sul fatto che appunto tutto ciò ci appartiene, e sarà il caso di recuperarlo.
L'idea che costringere una famiglia a pagare follie una semplice mattinata sulla spiaggia, il cui accesso è al contrario diritto universale, soprattutto per gli abitanti di un Paese quasi interamente costiero, significhi rilanciare l'economia, è ovviamente ipocrita e stupidissima.
L'impatto dello sterminato numero di stabilimenti sulle nostre coste è devastante, e non promuove un turismo sostenibile e di maggior qualità, sia per noi che per i visitatori stranieri. Inoltre, le risorse impiegate per pagarci giocoforza una giornata spesso scadente, verrebbero indirizzate altrimenti, e meglio.