Oltre ai cassonetti, un luogo di morte per le piante sono i supermercati, dove spesso si vedono piante agonizzare di sete e freddo (per l'aria condizionata), nell'indifferenza generela del personale addetto e dei clienti che tanto scelgono solo le sopravvissute. Nel guadagno si rientra lo stesso, anche se su 100 piante ne muoiono 50: e allora che serve annaffiare? e curare la merce, è mera merce. Ci vorrebbe così poco a vedere nelle piante esseri senzienti sensibili e delicati che necessitano di cure e diritti. Eppure sembra impossibile. Cosa si può fare a riguardo? Come sensibilizzare chi vende le piante come meri oggetti nei supermercati? Trovo e curo continuamente piante gettate nel cassonetto, e sono felice di poterle salvare e vederle rigogliose sul mio terrazzo, ma mi rimangono nel cuore tutte le poverette che muoiono nella dimenticanza nei supermecati, e non sono in grado di salvare. Basterebbe un briciolo di attenzione e sensibilità in più. Grazie Paola Bozzi Roma