Ieri a Monza, durante le prove del Gran Premio d'Italia di Formula 1, l'imprenditore Maurizio Flammini ha ribadito la decisione di realizzare nel 2010 analoga gara a Roma, all'interno dello storico quartiere Eur. Presenti i rappresentanti dei comitati dell'Eur a controbattere con forti argomentazioni, spiegando le gravi preoccupazioni degli abitanti.
Aveva annunciato lo stesso, del resto, qualche settimana fa dagli studi televisivi di Unomattina il sindaco Gianni Alemanno, mostrandosi del tutto incurante del parere della cittadinanza.
Lettere, video, appelli, firme, manifestazioni, mobilitazione di singoli, comitati e associazioni locali, capaci di suscitare grande attenzione da parte dei media e anche dibattito politico: secondo Flammini e Alemanno, invece, la gente sarebbe serenamente a favore.
Il folle progetto in questione, oltre ad arrecare pericolo e disturbo, prevede ormai dichiaratamente edificazioni su una vasta e importante area. E' questa con ogni probabilità la posta in palio più interessante, e alcune delibere sono in attesa di essere firmate.
Servizi, un palazzo di sedici piani e molto altro, in un quartiere gioiello che non vuole né il rombo dei motori, né la colata di cemento per pagare sulla propria pelle i debiti e i patti degli amministratori.
Esiste infine, in questa vicenda, un terzo elemento che si è mantenuto finora in prudente silenzio: la Ferrari.
Alla casa di Maranello si sono rivolte, attraverso videoappelli, le famiglie e i bambini dell'Eur, senza riceverne una parola in risposta.
Al suo presidente Luca Cordero di Montezemolo, presente all'occorrenza nel dibattito pubblico, presidente di Telethon dunque di sicuro sensibile e attento ai diritti delle persone, la settimana prossima verrà inviato un appello dei comitati dell'Eur contenente le prime 500 firme di una raccolta espressamente indirizzata a lui e alla Ferrari.
Come gli appassionati di automobilismo ben sanno, dal punto di vista agonistico e spettacolare i circuiti cittadini sono i più noiosi, e allo stesso tempo i più pericolosi per i piloti, mancando delle vie di fuga.
Volendo realizzare un nuovo circuito italiano, sventrare un quartiere bellissimo imponendo con violenza un abuso alla gente è oltretutto una follia dal punto di vista sportivo.
Dalla Ferrari ci si aspetta un comportamento da campioni, e una presa di posizione corretta, civile, a favore della gente e non delle speculazioni.