GEAPRESS – Tempo inclemente a Venezia, che non è riuscito a fermare le parecchie centinaia di persone che hanno sfidato violenti scrosci di pioggia per dire NO ALLA CACCIA. I primi temerari erano sul posto già alle 12.30. Un po' di indecisione tra un tuono e l’altro e poi velocemente la piazza si è riempita. Nel giro di venti minuti oltre mille persone, poi raddoppiate durante il percorso, hanno dato forma al corteo anti caccia promosso da LAV, ENPA, LAC, OIPA, Animalisti Italiani e LIPU. Prima il discorso di Massimo Vitturi, responsabile Caccia della LAV. Per fortuna breve, perché un secondo dopo che ha finito di parlare i fulmini del Presidente Zaia hanno iniziato ad abbattersi. Dal vivo, perché una valanga d’acqua ha impietosamente seguito di un millesimo di secondo il discorso di Vitturi, ed indirettamente dal momento in cui il Presidente della Regione Veneto dichiarava (ovviamente in altra sede) che domani sarebbe andato ad inaugurare l’apertura della stagione venatoria. Pazienza, per Zaia e per l’acqua. Il popolo degli anti caccia serra le fila ed inizia il percorso. Numeroso, colorato, compatto ed anche un po' incavolato. (GEAPRESS – Riproduzione vietata senza citare la fonte).
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