Sono iniziati i lavori per preparare Piazza di Siena e Villa Borghese ai sei concerti consecutivi di Renato Zero, sordo alla preghiera pubblica di associazioni e cittadini.
Un nuovo, grave assalto a un parco monumentale ormai ridotto ai minimi termini a causa di incuria, trasandatezza, indifferenza e arroganza del Campidoglio.
A fine primavera gli Amici di Villa Borghese, Italia Nostra, altre associazioni e comitati avevano rivolto al popolare cantante una lettera aperta, ripresa con grande risalto dai quotidiani, motivandogli la richiesta di scegliere un'altra sede per l'imponente sequela di eventi.
Sarebbe stata la dimostrazione di un vero amore per Roma e le sue meraviglie, di un'autentica attenzione verso i cittadini, la natura e un patrimonio così in difficoltà, da parte di un divo che della romanità fa la sua bandiera.
Per Villa Borghese infatti, e per la fragile Piazza di Siena, già concesse dall'idiozia delle amministrazioni a numerosi eventi privati, significa ancora una volta mezzi meccanici pesanti, impalcature, frastuono, orde di gente e di rifiuti, altoparlanti, decibel e frastuono che metteranno in fuga i poveri, pochi animali superstiti, luridume aggiunto a quello già esistente (spazzatura, siringhe, profilattici, cumuli di sacchi, cartacce, lattine, feci umane molto irregolarmente rimossi), distruzione per gli alberi, i prati - già sconquassati e scomparsi, peraltro - e per i monumenti.
Inoltre, parte della Villa - pubblica! - rimarrà chiusa ai cittadini, i suoi proprietari, e ingabbiata fin dopo il 10 ottobre.
Un vero sgarbo di Renato Zero e del sindaco Gianni Alemanno verso Roma, lo Stato Italiano e la Natura.