Gli Ippodromi di San Siro Trotto e San Siro Galoppo di Milano, appartenenti alla società Trenno del Gruppo SNAI Spa, nel corso degli anni sono stati palcoscenico delle impareggiabili performance di cavalli del calibro di Ribot e Tony Bin tra i galoppatori e Tornese e Varenne tra i trottatori, cavalli superstar entrati nella leggenda dell’ippica mondiale. In sella fantini di prim’ordine, come Enrico Camici e Frankie Dettori e sul sulky guidatori eccellenti come Sergio Brighenti e Pietro Gubellini.
Situato nel cuore della capitale lombarda, l’Ippodromo di San Siro occupa una superficie di 150 ettari. La pista da corsa del galoppo è una delle più selettive al mondo mentre quella del trotto è considerata una delle più veloci al mondo. L'Ippodromo del Trotto si estende su un'area di 152.000 mq, di cui circa 30.000 mq riservati alle tribune in grado di accogliere 6.000 spettatori.
L'Ippodromo del Galoppo ha uno sviluppo di 1.399.912 mq, di cui 45.000 destinati al pubblico, 447.610 alle piste da corsa, 663.350 alle piste da allenamento, 99.000 occupati dalle scuderie e il resto occupato da servizi connessi di vario genere.
Nelle scuderie 1.300 box ospitano i cavalli da galoppo e 400 quelli del trotto. Più di 2.000 sono le persone che ci lavorano, tra allenatori, artieri, guidatori, fantini, maniscalchi, veterinari e addetti alla manutenzione. L’Ippodromo di San Siro nasce il 24 aprile del 1920.
La sua fama ha oltrepassato i confini italiani, diventando uno dei luoghi di culto del mondo delle corse grazie anche all’affascinante location, il Parco di Trenno, un enorme polmone verde, ormai l’unico, all’interno della città di Milano. Questo affascinante e storico luogo di ritrovo di migliaia e migliaia di appassionati del mondo delle corse, e non solo, rischia purtroppo di vedere presto la sua fine.
Pare, infatti, che la SNAI, proprietaria dei terreni dell'Ippodromo di Milano, abbia intenzione di vendere la pista di allenamento Maura e il circuito del Trotto, creando in questo modo un enorme danno alla città oltre che al mondo delle corse. I terreni, infatti, verrebbero venduti come edificabili e si prevede la costruzione di enormi strutture in cemento in funzione dell’Expo Milano 2015. A questo si aggiunge il fatto, non ultimo per importanza, che quasi 2.000 persone perderebbero il lavoro.
Per tentare di salvare l'area dell'ippodromo da questa trasformazione devastante, si è formato il Comitato per la Difesa dell'Ippodromo di San Siro che riunisce i proprietari delle scuderie dell'Ippodromo di Milano, gli allenatori di galoppo e trotto, i proprietari di cavalli e tutto il personale addetto (artieri e fantini) di Milano San Siro. Presidente del Comitato è Maria Sacco, mentre Responsabile Comunicazione & Relazioni Esterne è Magda Rodighiero.
Il Comitato è presente anche su Facebook, (gruppo: Comitato per la Difesa dell'Ippodromo di San Siro - Milano), nella cui pagina web vengono riportati gli obiettivi del Comitato:
1) Impedire che il complesso venga venduto per finalità diverse da quelle ippiche.
2) Trasformare la destinazione urbanistica del comprensorio da "verde sportivo" a "verde ippico sportivo".
3) Collaborare alla gestione sensibilizzando l'U.N.I.R.E. (Unione Nazionale Incremento Razze Equine) ad impegnarsi ed a mantenere gli impegni sulle sovvenzioni necessarie ed indispensabili per la gestione.
Il Comitato, a cui tutti possono prendere parte, invita tutti gli appassionati di ippica ad aderire alla causa al fine di evitare che i terreni dell'Ippodromo di San Siro vengano venduti e ricoperti di cemento.
Per saperne di più:Comitato per la difesa dell’Ippodromo di San Siro – via Ippodromo 67 – 20151 – Milano
tel/fax: 02.48204005 – e-mail: comitatoippodromosansiro@gmail.com
Link http://www.facebook.com/groups.php?id=1596548374#!/group.php?gid=312998879900
www.twitter.com/comitatosansiro