Air Max 1 Essential Dames Outlet Online Air Max 1 Essential Black Outlet Online Nike Air Max Aanbieding Heren Outlet Online Jordan Schoenen Dames Outlet Online Jordan Sneakers Dames Outlet Online
IL PAESAGGIO E' UNO STATO D'ANIMO - Quel che mi ha detto Villa Borghese
Oscar Wilde

  Ho fatto un sogno, e all'alba lo ritrovo.
  Mi trovavo seduta sotto una grande pianta in un immenso giardino ombroso, fitto  di  alberi antichi resi solenni dal tempo, di viali principeschi ornati da statue e da fontane. Dappertutto canti di uccelli, uno in particolare, nascosto tra le fronde proprio sopra a me. Cercando di scorgerlo guardai in alto, appoggiando la testa al tronco dell'albero, un platano antico che due uomini potevano a stento abbracciare e lo sentii come caldo; e appoggiato l'orecchio alla corteccia intesi il rombo d'acqua della linfa che risaliva dalle radici alla cima: come ogni primavera, si ripeteva il prodigio che fa andare verso l'alto un essere vivente vincendo la legge di natura che forza con la  gravità  ogni creatura  ad andare verso il basso. E mi parve di sentire  in quel rombo delle parole, sempre più chiare e alte. L'albero mi parlava.
  Ecco cosa mi ha detto:
  "Io, l'albero, vivo  in questo luogo che voi uomini chiamate  Villa Borghese da molto, molto tempo. Gli anelli del mio tronco sono migliaia, tanti quante sono state le primavere che ho visto; e le mie radici si allargano come un lago nella terra materna buia e fresca sotto di me. I miei fratelli, questi giganti che mi circondano, hanno la mia stessa età. Ho visto voi umani venire a cercare la nostra ombra, la nostra compagnia, arrivare spesso con visi stanchi e dopo averci ammirati ed essere stati con noi li abbiamo visti respirare sempre più calmi, e poi andarsene sereni. Abbiamo visti i vostri giovani stendersi a coppie sotto gli alberi ed entrare per qualche tempo in qualcosa che noi conosciamo: l'amore e l'accettazione dell'altro. Perché noi non fuggiamo, noi siamo tutta generosità, tutta bontà, noi offriamo il massimo dono, la  presenza, senza parlare, senza chiedere niente.
 "So di vivere in un posto speciale, ho appreso nel tempo che questo luogo della terra dove stringo le mie forti radici si chiama Villa Borghese e che essa si trova dentro una grande città, Roma. Un bel nome, assomiglia al rumore del vento tra le mie fronde, in autunno.
 "L'autunno, l'inverno, la primavera, l'estate: il tempo cambiava e io in armonia con lui, come vedevo cambiare le chiome dei miei fratelli vedevo dalla mia altezza cambiare anche i visi degli umani  che si muovevano intorno a me. Ti racconterò di qualcuno che ricordo in particolare.
 "Ricordo per esempio, tre secoli fa, di aver visto un uomo molto maestoso con un abito rosso come le foglie del grande acero in autunno - udii dire che era il cardinale  nipote del papa Borghese, signore di questo luogo; io  conosco solo una signora, mia madre, la terra.
  "Ricordo, un secolo dopo, un uomo molto elegante, pieno della linfa della vita che io sento sorgere impetuosa dentro di me in primavera , quel fuoco  che fa nascere le mie gemme  e tubare calde di passione le coppie di uccelli che ospito sulle mie braccia, passò due ore vicino a noi per sfogare la sua tristezza perché doveva lasciare Roma. Udii dire che si chiamava Giacomo Casanova.
  "Ricordo, poche decine di  miei anelli dopo, una creatura umana femminile, con un turbante sulla chioma, che girava fra di noi felice della freschezza della nostra giovane natura e di tutte le statue e i vasi antichi che avevano accostato a noi. Udii dire che si chiamava Madame de Stael.
  "Ricordo un uomo straordinario, maestoso come i più grandi di noi, con un viso ampio, una luce speciale intorno alla sua chioma. 
  "Trentaseimilacinquecento miei anelli fa, qui,  fecero di lui  una figura di pietra che gli assomigliava. Egli si aggirava fra di noi con delle tavolette di legno su cui faceva nascere mischiando  colore ed acqua  delle fresche immagini colorate di noi e di altri luoghi di questa Villa. I suoi occhi guardandoci erano luminosi come il sole. Udii dire che si chiamava Goethe.
  "Ricordo sempre in quel tempo un grande personaggio coi capelli mossi come le mie foglie al vento d'autunno, che non si stancava mai di venire da noi al tramonto del sole per guardare  il mondo da noi fino ai cipressi di Monte Mario e i pini di Villa Pamphili. Udii dire che si chiamava Chateaubriand.
  "Ricordo sempre allora un altro uomo, nobile e coraggioso come una quercia, che veniva a passeggiare tra di noi la mattina presto, e aveva un aspetto grave e stava raccolto dentro di sé ascoltando qualcosa di grande. Udii che lo chiamavano Massimo d'Azeglio.
  "Ricordo anche un altro uomo alto e sottile come una betulla nordica, che amava i nostri viali ombrosi e i bei giardini dove passavano graziose creature femminili . Anche se era adulto era come un bambino e sentivo che vedeva  passare tra di noi gli antichi abitanti dei boschi,  gli gnomi e gli elfi e le fate.  A Natale venne qui a festeggiare la vigilia con altri uomini biondi come lui , e raccolsero i fiori nel parco per farne ghirlande e corone. Udii che lo chiamavano Hans Christian Andersen.
  "Ricordo, dopo alquanti miei anelli, un altro uomo in cui sentivo un odore di terra molto lontana al di là del grande oceano, che amava gli angoli silenziosi di qui e i nostri cipressi processionari. Amava sostare fra noi  soprattutto  a marzo, quando questa villa gli appariva un'epitome della primavera. Udii che lo chiamavano Henry James. Dal suo stesso lontano paese doveva venire l'altro uomo che sentiva l'antichità indisturbata dei lecci e il loro atteggiamento d'indolente riposo. Alzava la testa verso i pini che ergevano la densa massa dei rsmi sulla gracile lunghezza del tronco, così alti da sembrare delle isole verdi nell'aria. Udii che lo chiamavano Hawthorne.
  "Ricordo due fratelli che sapevano vedere nelle nostre forme tutte le altre forme della natura, le nostre radici simili a grovigli di chimere e di animali della terra, i nostri tronchi come metalli, come il bronzo, le nostre chiome  come vapori azzurri, come nuvole. Loro si accorgevano della ricchezza dei nostri colori, sapevano vedere nel nostro fogliame il grigio verde mescolato al cenere dell'ulivo e all'argento del salice. Udii che li chiamavano i fratelli Goncourt.
  "Ricordo un'alta signora vestita di nero, bella come la più bella magnolia, che camminava rapidamente su e giù in uno dei nostri viali. Udii che la chiamavano Sissi, imperatrice d'Austria.
  "Ricordo un uomo dal volto antico che veniva  fra di noi la sera. Mostrava di godere la cosa più squisita che per lui ci fosse al mondo. Udii che lo chiamavano Gregorovius.
  "Ricordo un uomo vestito diverso dagli altri e che adorava il canto dei nostri uccelli e la loro lode alla vita durante tutto il giorno. Veniva all'alba a guardare le primule e bere il latte delle mucche Borghese, perché allora c'erano le mucche. Udii che lo chiamavano Oscar Wilde.
  "Ricordo,  meno anelli fa, un altro uomo, vestito come quelli che vedo adesso, e che andava verso il giardino del Lago mormorando fra sé 'Un pacifico cigno sonnolento   come un giglio purissimo d'argento riga il lago...'. Udii che lo chiamavano Corrado Govoni.
  "Ricordo un altro uomo vestito come quelli di adesso, scavato come un albero sofferente,che in questa villa  aveva incontrato una persona che aveva suscitato in lui  il sentimento della pietà, sentimento che è a noi affine, perché noi siamo tutta bontà, tutta generosità. Udii che lo chiamavano Pier Paolo Pasolini.
  "Ricordo poche stagioni fa un gruppo di voi uomini venire vicino a noi per proteggerci e lodarci. Forse sapevano che noi, gli alberi, siamo dèi."
  Questo mi ha detto Villa Borghese.


La rubrica di Luciana Marinangeli per Il Respiro

Luciana Marinangeli e' scrittrice, francesista e presidente dell'Associazione l'Alberata


 

Data: 15/11/2010
Autore: LUCIANA MARINANGELI
Bookmark and Share
Galleria Fotografica
Oscar Wilde 
Archivio articoli
ILRESPIRO.EU ILRESPIRO.EU
  Qui sotto, nell'archivio del focus, potete trovare tutti gli articoli...
ILRESPIRO.EU ILRESPIRO.EU
 In particolare, nell'archivio del focus sono raccolte le puntate...
Senza cartello: a rischio e pericolo per i platani patriarchi Senza cartello: a rischio e pericolo per i platani patriarchi
 Secondo voi, il signore gentile e l'incantevole bambina avrebbero mai...
Sogni d'oro Sogni d'oro
 Chi di noi può permetterselo? Probabilmente nemmeno lui, cos&...
Fino all'ultima goccia Fino all'ultima goccia
 Si svolge a Roma il Forum Nazionale sull’Acqua  18 - 19 ottobre...
[Archivio Focus]
La vita degli altri
Copyright 2010 - www.ilrespiro.eu | privacy