Guberti, il titolare dell'allevamento lager di pointer tenuti in condizioni di raccapricciante crudeltà e in gran parte morti di stenti, nei giorni scorsi è stato finalmente condannato a un anno e sei mesi di reclusione, oltre a confisca dell'attività e altre sanzioni. Nella speranza che le pene vengano applicate alla lettera, conforta l'esistenza di una normativa penale capace di individuare e punire reati tanto gravi. Ecco il comunicato della LAV che ha attivamente seguito il caso.
RAVENNA, ALLEVAMENTI “POINTER NEL VENTO”: TRIBUNALE CONDANNA VETERINARIO-TITOLARE DEGLI ALLEVAMENTI A 1 ANNO E 6 MESI DI RECLUSIONE, CONFISCA DEI CANI E INTERDIZIONE DELL'ATTIVITA' DI ALLEVAMENTO PER TRE ANNI. ASSOCIAZIONI RICONOSCIUTE PARTE CIVILE. LA LAV ESPRIME SODDISFAZIONE
L’allevatore-veterinario G.G. Guberti, titolare degli allevamenti “Pointer nel vento” di Osteria e Campiano (Ravenna), è stato oggi condannato dal Tribunale di Ravenna per maltrattamento di animali: un anno e sei mesi di reclusione, confisca dei cani maltrattati e interdizione dell’attività di allevamento per tre anni, la pena comminata. Riconosciuto il danno subito dalle Associazioni animaliste costituitesi parte civile, che avevano chiesto un risarcimento simbolico di 1 euro.
“Una sentenza importante e che non lascia adito ad interpretazioni. Il trattamento imposto ai cani allevati da Guberti, considerato normale nel mondo venatorio, violava il Codice penale – dichiara Ilaria Innocenti, responsabile LAV, settore Cani e gatti – Siamo soddisfatti per la decisione del giudice nel procedimento scaturito da una denuncia della LAV, che ha permesso di non tenere più in un cassetto le numerose segnalazioni presentate da cittadini e associazioni locali”.
“La condanna odierna è la conferma del positivo operato e delle procedure adottate dal Corpo Forestale dello Stato e dagli ausiliari di Polizia giudiziaria, nonostante le strumentali interpretazioni fornite da detrattori con interessi economici. In particolare il fondamentale sequestro preventivo dei cani, che ha permesso l’interruzione dei maltrattamenti, fino alla confisca odierna”, conclude l’Avvocato Carla Campanaro, dell’Ufficio legale della LAV.
La LAV ringrazia l’avvocato Andrea Visani, del Foro di Ravenna, per l’assistenza fornita.
24.02.2011
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