Mentre in Giappone la paura di un disastro nucleare di proporzioni enormi incomincia purtroppo a prendere forma come la peggior conseguenza del terremoto e dello tsunami che hanno finora seminato morte e distruzione, di ora in ora ora aumenta il numero delle centrali dichiarate a rischio e si diffonde il dubbio che informazioni rilevanti vengano censurate dalle autorità nipponiche, il nostro ministro per l'Ambiente Stefania Prestigiacomo ha rilasciato dichiarazioni ufficiali di gravità intollerabile.
  Ha affermato che si puo' sperare che l'impatto dei problemi verificatisi negli impianti nucleari sara' contenuto, e verosimilmente marginale rispetto al complesso dei danni causati dall'inaudita violenza dell'evento sismico e dello tsunami e ha definito offensivamente strumentale e macabra, immancabile e di pessimo gusto la contestazione allo scellerato programma nucleare portato avanti dal suo governo, sostenendo:  Ci troviamo infatti in presenza di situazioni di rischio sismico radicalmente diverse e, specie in alcune zone del nostro paese, enormemente meno pericolose. Ma soprattutto gli impianti nucleari di Fukushima sono costruiti con una tecnologia di 50 anni fa, molto diversa dalle centrali di terza generazione che saranno realizzate nel nostro paese. Si tratta di differenze strutturali che avrebbero reso tecnicamente impossibile quanto accaduto in Giappone. Le centrali di ultima generazione dispongono di dispositivi di sicurezza molto piu' numerosi, moderni e sofisticati rispetto a quelle degli anni '60... Sara' invece importante studiare e approfondire quanto accade in Giappone per avere ulteriori dati e informazioni con l'obiettivo consentire di avere in Italia un nucleare ancora piu' sicuro.
  Macabri, il Ministro dovrebbe saperlo, sono i cadaveri.
  Offensive sono l'arroganza, l'incompetenza, la mancanza di sensibilità e intelligenza.
  Strumentale è l'esecutore di interessi altrui, privo di indipendenza e valori propri.
  Può un ministro dell'Ambiente continuare a sostenere con veemenza il suo progetto nucleare quando il mondo è in preda all'angoscia e al lutto, un intero paese è in ginocchio, in Germania un cordone umano si è preso per mano lungo 45 chilometri, la nostra percezione di quanto sta accadendo è destinata a rimanere imprecisa ancora molto a lungo?
  Può la Prestigiacomo almeno considerare che forse il Giappone, quanto a tecnologia, non è forse fra tutti lo stato più impreparato, e la follia del nucleare non può certo essere mitigata da promesse di sicurezza e modernità in un'Italia che taglia i fondi alla ricerca, alla cultura, all'ambiente, alla sostenibilità, a tutto quanto comporta progresso e crescita?
  Può la Prestigiacomo ricordare, almeno in una circostanza così estrema e drammatica, di non rappresentare direttamente le ragioni dell'industria e dell'edilizia?
  Se per qualsiasi ragione la Prestigiacomo non ha intenzione di mantenere l'impegno assunto assieme al suo ruolo, che consiste nel tutelare il nostro patrimonio ambientale e di conseguenza la nostra salute, si dimetta. Non vogliamo morire per il nucleare, suo e per conto terzi.
 
  Se condividete questo pensiero e desiderate esprimerlo direttamente, potete contattare in vario modo la segreteria del Ministero dell'Ambiente. Nel link i riferimenti. 
   
  
  http://www.minambiente.it/home_it/index.html?m=/menu/menu_ministero/home.html&lang=it