Siamo sicuri di renderci conto che ci troviamo in un bel posto?
La domanda appare facile oggi - se non fosse che noi ce la poniamo abbastanza spesso - mentre un altro pezzo della nostra terra crolla e brucia.
Tuttavia, più forte dello sgomento, della pietà, del dolore e della paura, dobbiamo provare la consapevolezza che noi possiamo qualcosa.
Abbiamo la facoltà di scegliere, esprimere la nostra volontà, ribellarci a chi decide male per noi.
Possiamo volta per volota opporre il nostro dissenso a quelle logiche del tutto estranee al buon senso, al benessere collettivo e alla prudenza, che stanno distruggendo il nostro pianeta.
Tacere, accettare, è la colpa verso noi stessi che dobbiamo rifiutare.