Non è una preghiera: E' UN ORDINE! Della Natura: Giardinieri: lasciate in pace i prati fioriti! Non andate a falciarli proprio quando sono uscite le pratoline e tutti i primi fiori primaverili, quando dopo mesi di pioggia, di buio e di tristezza la terra generosa torna a copirsi di bella erba lucida e grassa, intenerendoci e rasserenandoci.
E' così bello un prato spontaneo, con l'erba alta, lucida, che ondeggia al vento come un mare verde. Il taglio a raso sul prato fiorito è un delitto botanico, come lo è la potatura di un albero in fiore, per non parlare dell'abbattimento di un albero in fiore.
I Trasteverini a Roma ricordano con indignazione l'abbattimento anni fa della magnifica corona di oleandri che circondavano per intero la popolare antica piazza di San Cosimato per lasciare il posto a un inqualificabile progetto inutilmente complicato e cementato. Ciò che maggiormente infuriò gli abitanti fu il vedere abbattere i loro grandi alberi con tutta la bella chioma fiorita, molti erano fiori rosa che caddero tra le macerie dei lavori. Perciò lasciamo crescere e fiorire i fiori e le erbe della primavera: la parola "maggio" viene dal sascrito "mag", grande: la natura quando è grande, quando l'erba e le foglie sono grandi e i fiori tanti. Il prato raso, tutti fili indistinti tutti bassi tutti uguali, "all'inglese", è una anacronisticae autoritaria idea italiana, in Inghilterra si guardano bene dall'appiattire a terra l'erba e i fiori , si predilige il prato naturale.
La rubrica di Luciana Marinangeli per Il Respiro
Luciana Marinangeli e' scrittrice, francesista e presidente dell'Associazione l'Alberata