Ecco un ottimo motivo, pratico e reale, per ambire a toglierci dai piedi questo sconsiderato. E con lui quel vasto seguito di ministri e deputati che non opera nel più elementare interesse dei cittadini, nonché pure quell'opposizione inutile e dormiente - poiché ancora in pochi si pronunciano con sufficienti intelligenza e decisione su un argomento così importante.
In occasione del vertice italo-francese infatti, oggi il premier Berlusconi ha ammesso di aver congelato il progetto nucleare italiano al solo scopo di un rinvio.
Riportano le agenzie: "Se avessimo fatto il referendum avremmo rinunciato al nucleare per lungo tempo; invece io spero che tra 1 o 2 anni si potrà ritornare sulla scelta dopo che si sarà fatta chiarezza sulla tecnologia. I contratti [fra Enel ed Edf ] non saranno abrogati".
Berlusconi ha inoltre affermato che a suo giudizio il nucleare è il futuro e la sua decisione è quella di un governo responsabile, volendo impedire che la gente si pronunci in base all'emotività per i fatti giapponesi.
Fra tante scemenze e slealtà, in ogni caso, Berlusconi è la persona meno indicata per parlare di futuro.
E' importante piuttosto che il dibattito sul nucleare non si riduca a una mera rappresaglia politica, visto anche il triste livello cui ci è dato di assistere, ma rimanga un tema di alta attualità per noi tutti.
Fukushima continua a parlarci, ogni giorno.
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