Villa Borghese, un gioiello ambientale e architettonico nel cuore di Roma, Sito di Interesse Comunitario, tutelata da norme dell'UNESCO e dai dettami stabiliti dalla Carta di Firenze, è in una condizione di progressivo degrado che va avanti da almeno quindici anni.
Gli alberi e le siepi, molti dei quali antichi e preziosissimi, nella migliore delle ipotesi sono lasciati a se stessi.
Perlopiù vengono potati nella stagione sbagliata, ovvero durante la primavera e l'estate (come quasi tutti gli alberi della Capitale) con i rami carichi di gemme e di nidi, e secondo criteri oscuri.
La straordinaria Valle dei Platani, abitata da patriarchi di quattrocento anni, e il Bosco Ombroso, sono stati concessi dalle soprintendenze come passaggio per una condotta dell'Acea, che avrebbe comodamente potuto disegnare il suo percorso all'esterno del parco, invece l'anno scorso ha incominciato a scavare profonde trincee distruggendo le radici degli alberi.
Solo l'impegno inesausto di associazioni - prima fra tutte l'Associazione Amici di Villa Borghese http://www.ilrespiro.eu/emergenze/358-salviamo-gli-antichi-platani-di-villa-borghese/ - e cittadini è riuscito ad arrestare le ruspe, ma la questione è tutt'altro che conclusa.
Tutti gli anni, nella delicata ellissi di Piazza di Siena, si svolge il tradizionale Concorso Ippico Internazionale. Un tempo le proporzioni dell'evento erano ragionevoli. Oggi, il tributo pagato agli sponsor consiste in un immenso e insensato villaggio montato ogni volta da mezzi pesanti, che hanno devastato per sempre un viale e distrutto il manto erboso in profondità. Le scalinate, la stessa piazza e le adiacenti fontane sono in condizioni lugubri. Le radici dei pini rovinate dai cavi elettrici che vanno alle tribune, ai ristoranti e agli stand.
Terminato lo CSIO, il ristorante allestito a Piazza di Siena e concesso dal Comune di Roma a privati ha continuato a funzionare tutta l'estate, organizzando discoteca notturna. Durante l'inverno poi la Piazza è stata anche assegnata per concorsi ippici minori, alla stregua di un qualsiasi circolo di equitazione.
A Piazza di Siena all'occorrenza si svolgono pure concerti, che hanno impatto devastante sull'ambiente e sulla biodiversità, già provata dall'inquinamento cittadino e da una situazione così precaria.
Se un tempo di notte a Villa Borghese si chiudevano i cancelli e c'era una vigilanza, oggi il parco è terra di nessuno. Infatti è pieno di rifiuti, siringhe e feci umane. Queste ultime, per la verità, vengono deposte anche in pieno giorno: anche se chiamate i vigili nessuno interviene, poiché naturalmente ci sono altre priorità.
Al Giardino del Lago, le anatre e le oche vengono nutrite da un paio di cittadini gentili. Ma molte sono scomparse, probabilmente mangiate. Nel Tempietto di Esculapio ci sono sempre resti di bivacco. E c'è anche chi si diverte a cacciarle per divertimento, sguinzagliando dentro il loro recinto incolpevoli cani da caccia: infatti sono spaventatissime.
Il Pincio, grandiosamente salvato dal parcheggio per poter concedere più serenamente allo stesso costruttore l'area di Colle della Strega, non è ancora stato del tutto ripristinato. E alla Casina Valadier, in cui si svolge attività di ristorante, è stata conferita l'autorizzazione di recintare e chiudere un'area intorno all'edificio per farne zona a accesso privato. Questo, in un parco pubblico e storico, non è ammissibile.