Perché……..ritratti?
  Queste due opere facevano parte di un progetto più ampio…..”Il bosco degli spiriti” una istallazione in cui avevo deciso di collocare appunto 6 opere che mi ricordassero un po’ i miei amici alberi! Alberi di cui io per anni mi sono sentito il custode….ma anche amico. Dopo l’inevitabile distacco, un giorno nel mio studio, dove tra l’altro avevo conservato appunto alcuni tronchi… mi venne un’idea di come avrei potuto ricordare per sempre questa amicizia.
  Tra questi amici non dimenticherò mai il vecchio Tasso centenario che spesso finivo per abbracciare per farmi consolare…..! I tronchi che avevo conservato allo studio erano quelli che rimanevano di varie potature e tagli (alle volte dolorosi ma necessari..) e mi apparivano ormai come dei fantasmi; era come se all’interno di essi si celasse ancora lo spirito e l’immagine degli stessi alberi…e in un momento di creatività mi immaginai le loro sagome all’interno dei tronchi,quasi come delle icone….c’era da parte mia in quel momento un’atteggiamento quasi sacro ed evocativo,sicuramente motivato dalla malinconia! 
  Decisi quel giorno appunto di “ritrarre”,in maniera simbolica e non realistica,l’immagine di 6 alberi sulla “pelle” dei miei vecchi amici. L’idea dell’icona rimaneva…ma bisognava liberare i tronchi dalla corteccia (pelle) per avere una superficie il più simile ad una tavola.
  E’ stato un lavoro lungo che ha comportato la stagionatura,lo scortecciamento,la levigatura,la stuccatura e la preparazione per la pittura…quasi come un tatuaggio in un rito! Fino ad arrivare al momento più emozionante che fù quello di lasciarmi suggerire dai tronchi stessi il tipo di “ritratto” da dipingere sulla stessa superficie!
  Ringrazio la pittura, che mi ha dato la possibilità di poter dipingere un albero su un altro albero….e realizzare qualcosa che appunto non è più neanche pittura!!

 "ritratto"  2007  olio su legno di Tasso cm.31x 20 (diam.) 
 "ritratto" 2007  olio e foglia d'argento su legno di Acacia  cm.30x 14 (diam.)

                                                                           Massimo Livadiotti