Colonie feline, cani liberi accuditi: gli spazi verdi, i giardini, certi angoli di quartiere, possono ospitarli in modo esemplare. E sono frequentissimi, in città, i casi di eccellente equilibrio con il tessuto urbano. Questo si crea grazie alla sensibilità delle persone e soprattutto all'impegno di chi si prodiga per nutrirli, curarli e soprattutto sterilizzarli.
Infatti, proprio nel cuore caldo della primavera, è bene ricordare che il territorio è sovraffollato di animali, anche di razza.
Quel che è fatto è fatto, naturalmente. I cuccioli vanno protetti. Ma l'aspirazione a farne nascere altri, anche nelle nostre case, è malsana. Canili, rifugi, strade, traboccano di animali in difficoltà. La scelta responsabile è impedirne la riproduzione.
Sterilizzare cani e gatti, maschi e femmine, non è crudeltà, ma civiltà e intelligenza. Al contrario, cedere alla tentazione delle cucciolate è una grave sciocchezza. Nessuno può controllare il destino dei piccoli, che si moltiplicheranno a loro volta in un eccesso sempre maggiore. Di qui gli abbandoni.
L’idea di appagare un desiderio di maternità o paternità del cane, organizzando noi una singola seduta, è un’assurda proiezione. La natura prevede una libertà a cui gli animali domestici sono per forza estranei. La sterilizzazione li protegge invece da inutili tensioni, gravidanze isteriche, tumori alla prostata e alla mammella.