Dopo circa 3 anni abbiamo un invito rivolto a tutte le associazioni per incontrare l'assessore Visconti.
Proviamo a riassumere tutte le emergenze che sono state affrontate da volontari privati ed associati in questo lungo periodo. Intanto le sterilizzazioni sono state fatte in gran parte privatamente. Su questo le associazioni dovrebbero veramente fare una campagna a tappeto in considerazione dell'aumento del randagismo a Roma e provincia sia felino sia canino. A Roma l'Asta ha recentemente promosso, con il patrocinio del Comune, una campagna di sterilizzazioni e a Campagnano la Fondazione Prelz ha offerto per Roma e provincia la stessa iniziativa. I prezzi pagati dai privati ed associazioni sono stati concordati e scontati. Spesso i veterinari professionisti privati ci aiutano ma non sempre.Ricordiamo che la sterilizzazione è per legge il primo intervento antirandagismo.
L'Ufficio Diritti Animali, dopo pochi mesi dall'elezione della nuova Giunta, era praticamente ridotto a un fantasma. I cittadini per le emergenze chiamavano noi. Il Regolamento comunale si suppone ancora vigente era un oggetto misterioso per la polizia urbana. Il disinteresse per le colonie feline ovunque e in particolare durante gli sgomberi dei campi rom, dove erano detenuti anche cani, di grossa e piccola taglia, magari rubati, ha provocato la morte di un gran numero di animali. Sono intervenuti volontari catturatori di loro iniziativa per cercare di salvarne qualcuno. Foto e film sono visibili.
Gattini, conseguenza delle mancate sterilizzazioni, si trovavano ad ogni angolo di strada e dopo esserci riempiti le case di questi esserini i cittadini hanno capito che anche loro dovevano fare la loro parte e li prendevano senza chiedere aiuto a nessuno. Abbiamo notato che il non parlare della sterilizzazione ha provocato una regressione nell'informazione dei cittadini che spesso non sanno che è obbligatoria per i randagi e fortemente consigliata per gli adottati. Tutte le associazioni ne fanno il capisaldo delle adozioni. I canili hanno avuto grande difficoltà ad accogliere cani randagi, smarriti, sequestrati, cuccioli ecc.
Tra l'altro per gattini e cuccioli il ricovero in strutture collettive li espone a malattie infettive mortali e i volontari che li possono accogliere sono pochi avendone già in gran numero.
L'accattonaggio con animali è regolarmente praticato soprattutto dai rom. Su questo vale la pena di distinguere chi sceglie la libertà portandosi dietro il o i cani e trattandoli bene (ne conosco), facendo vaccini e sterilizzazioni aiutati da un generoso veterinario che molti di noi conoscono. Quelli maltrattati e scheletriti si vedono a occhio, peccato che sfuggono all'occhio dei vigili.
I malati psichici che prendono animali o a volte li rubano sono uno spinoso argomento. Ci sono liste nere fatte da queste persone.Vige ancora l'art. 672 (omessa custodia e malgoverno degli animali) del C.P.? Qui c'è la violazione di domicilio, i servizi sociali carenti, psichiatri reticenti; intanto gli animali muoiono seviziati. E se poi passassero a un bambino? E se quel bambino fosse il vostro o magari quello dello psichiatra reticente? Tanto per fare un esempio.
Ci risulta che chi non è perfettamente equilibrato abbia anche il porto d'armi e i risultati si vedono quando dopo aver sparato al cane sterminano tutta la famiglia. Sulla concessione del porto d'armi ci sarebbe molto da indagare. Qualcuno spara anche ai piccioni in pieno centro. E se prendesse voi?
Nelle ville manca un controllo. A Villa Pamphili più volte la fauna del laghetto è finita a scottadito, sono stati fatti recinti a spese di volontari, per proteggere le uova dei cigni e sono stati demoliti, perchè non c'è controllo. Il degrado, simbolo di inciviltà e l'intolleranza verso gli animali vanno di pari passo con la mancanza di sensibilità, di rispetto e di senso estetico per il bello. Il ritorno all'ignoranza delle leggi ha scatenato anche nei condomini la guerra alle colonie feline regolarmente censite. Abbiamo avuto il nostro daffare a scrivere agli amministratori citando le varie leggi a tutela degli animali. C'è veleno libero, in ogni quartiere girano indisturbati insospettabili avvelenatori (a volte con la tonaca).
Sappiamo bene che tutti pagheranno queste offese alla natura. Del resto lo viviamo con una certa frequenza. Ma l'uomo non coglie il messaggio di compassione che la natura scatenata gli invia.
Come si suol dire: non è mai troppo tardi.
(Roberta Ratti)