IL RITORNO DEL DAINO NEL SALENTO OGGI PUÒ GIÀ DIVENTARE REALTÀ !
NON UCCIDETE quei cento DAINI Pugliesi!
Abbattere quei 100 Daini (o sterilizzarli) per una questione di sovraffollamento sarebbe un'operazione aberrante! Una vera e propria ecatombe senza senso e che priverebbe la regione tutta ed il Salento di una tale potenziale faunistica di ripopolamento importantissima!
Da pochi giorni lo spiraglio: chi volesse in Puglia può ADOTTARLI e chiedere degli esemplari da ALLEVARE nella propria proprietà o nei parchi regionali!
Una battaglia ambientalista partita nella provincia BAT di Barletta-Andria-Trani, per salvare 100 Daini pugliesi lì condannati a morte dalla locale Provincia e che si espande coinvolgendo il Salento in un’ondata di naturalistica solidarietà: dal Salento stanno infatti già giungendo all’azienda agricola e alla provincia BAT interessate diverse richieste per salvare ed adottare quei bellissimi Daini!
Nel link seguente tutte le notizie sui folli previsti abbattimenti di quei Daini nel nord della Puglia (il provvedimento della Provincia BAT di Barletta-Andria-Trani di abbattere circa 100 daini dell’azienda agricola Papparicotta), e la bellissima campagna di protesta ambientalista spontanea divampanta, e la conseguente decisione virtuosa, di pochi giorni fa, di donarli a tutti coloro che volessero accoglierli ed allevarli, nonché indicazioni degli uffici e dell’azienda interessata da contattare per richiederli: http://caidoo.altervista.org/opinioni/116-informazioni/2415-abbattimento-daini-nella-bat-provincia-ricostruzione-degli-eventi
Un' occasione per reintrodurre nel Salento, (province di Lecce, Brindisi e Taranto), nei suoi parchi naturali, nelle aziende agricole e parchi privati, ad esempio ricadenti anche nel neoistituito Parco dei Paduli-Foresta Belvedere nel cuore del basso Salento (tra Otranto, Leuca e Gallipoli), o in tenute nel Parco Otranto-Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase, nella Riserva statale delle Cesine e/o nel Parco naturale degli Alimini, e nel Salento tutto, a scopo naturalistico, didattico e paesaggistico, il Daino (Dama dama), autoctono nel Salento già in epoca paleolitica, come innumerevoli resti fossili attestano scientificamente, prima che l'azione dell'uomo lo portasse all'estinzione locale insieme ad i suoi habitat, che oggi abbiamo il dovere di ricostruire diffusamente con un'azione nuova di "Rimboschimento Razionale e Partecipato" perfettamente conciliato con le attività silvo-agro-pastorali (vedi: "L’unica vera infrastruttura di cui ha urgentemente bisogno il Grande Salento sono i Grandi Boschi !!!" Link: http://www.lavalledeitempli.net/2011/03/22/lunica-vera-infrastruttura-di-cui-ha-urgentemente-bisogno-il-grande-salento-sono-i-grandi-boschi/ )!
Il Daino è tra i cervidi più tipici e più belli della macchia mediterranea!
Ancora nel secolo scorso, nei boschi del Salento era uso diffuso allevarvi allo stato brado proprio dei Daini, (come anche i Cinghiali, i "neri" anche chiamati in alcuni catasti del '700, relativi alla foresta del Belvedere - questi animali sopravvissuti alo stato selvatico nel Salento ininterrottamente dal Paleolitico sino al secolo XIX d.C., oggi allo stato selvatico vivono ancora sulle Murge della Puglia centrale e nella vicina Lucania)! Raccontano ancora dei bei Daini nei nostri boschi privati e ville gentilizie, con sospiri, gli anziani dei paesi di Maglie, Scorrano, Poggiardo e di Cutrofiano, ad esempio!
Un importante contributo è giunto, in merito alla discussione apertasi recentemente sul Daino nel Salento, anche da uno studioso di Manduria, che ci ha ricordato che: « nei boschi dell' Arneo, a Manduria, nel diciannovesimo secolo, oltre ai daini vi erano cervi, caprioli, lontre, lupi, linci, volpi, lepri, cinghiali, istrici, gatti selvatici, tassi, faine, donnole, lepri, talpe, puzzole, scoiattoli, moscardini, ricci, varie testuggini, etc., come testimoniava il naturalista Martino Marinosci in uno scritto del 1815.»
E’ questo un dato ed un elenco importantissimo che deve farci riflettere tantissimo su quanto abbiamo perso in poco più di 100 anni!
Si inteneriscono i cuori di tante persone salentine quando nei supermercati leggono sull'etichetta di alcuni prodotti "acquistando questo prodotto contribuirai a salvare le foreste tropicali; con l' 1% del costo d’acquisto, finanzierai la piantumazione di alberi proprio in quei luoghi. E' una campagna dell' associazione onlus ... ”. Fermo restando che mai sapremo se e dove davvero saranno piantati questi fantomatici alberi, a migliaia e migliaia di chilometri lontano da noi, c'è da pensare “quanta stupidità in noi tutti”, poiché già qui, nel Salento, nei decenni precedenti alla nostra nascita, l’uomo ha sterminato la grande ed estesissima primigenia foresta salentina. E quegli alberi allora non dobbiamo piantarli nelle aree tropicali, o per lo meno e più correttamente, non solo lì, ma dobbiamo cominciare a piantarli proprio qui da noi, per ricostruire qui, nel nostro Salento, con certezza visibile, e non con aleatorie speranze, la grande foresta temperata mediterranea messapica che abbiamo distrutto, al fine di porre il primo fondamentale tassello per poter ricostruire tutta quella straordinaria biodiversità a cui il Marinosci soltanto accennava, nei primi dell’ ‘800!
Già dopo un primo giro di telefonate nel Salento fatto ieri, sono partite almeno tre richieste per una ventina circa di esemplari di Daini, da agriturismi, aziende agricole e zooparchi!
Non ci sono molti giorni per presentare le domande per l’adozione di questi Daini, e dunque anche per salvarli conseguentemente, e permetter loro di continuare a riprodursi liberamente e ripopolare la nostra e loro antica regione, l’ Apulia, e la Lucania! Pare che la Provincia BAT (Barletta, Andria, Trani) abbia concesso una finestra temporale ristretta per avanzare le domande.
Sulla questione, a sostegno di questa soluzione di compromesso dell’adozione, sono anche intervenuti ufficialmente dei consiglieri regionali, oltre che il presidente della Provincia BAT che ne è stato il promotore, dopo le accese polemiche divampate alla notizia della deliberazione per gli scellerati abbattimenti, sempre da parte della medesima provincia, per cui auspichiamo che ora nessuno voglia speculare sulla buona fede dei cittadini, e che questi Daini siano donati gratuitamente ai richiedenti pugliesi che rispondono ai requisiti necessari richiesti, al fine di garantire a questi animali spazi dignitosi di pascolo semi-brado, e la possibilità di continuare a riprodursi liberamente per ripopolare tutto il nostro territorio!
Grazie
Oreste Caroppo
Movimento per la Rinascita del Salento
aderente alla rete associativa del
Coordinamento Civico per la Tutela del Territorio e della Salute del Grande Salento - con sede in Maglie (LE)
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Info ulteriori:
Oreste Caroppo
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E-mail: orestecaroppo@yahoo.it