Incredibile annuncio del Bioparco di Roma: un progetto di pet therapy che vedrebbe utilizzati lemuri e elefanti. Concertata assieme all'IDI - Istituto Dermopatico dell'Immacolata la sconcertante iniziativa si rivolge a ragazzi autistici con lo slogan "per uscire dalla foresta dell'isolamento". Trascurando che la pratica proposta è vietata. Come ricordano infatti Carla Rocchi e Gianluca Felicetti, rispettivamente presidenti dell'Enpa-Ente protezione Animali e della Lav-Lega antivivisezione "la pet therapy è da considerarsi una terapia assistita su animali domestici, cosa che lemuri e elefanti certo non sono. Rientrano invece fra quelle specie riconosciute pericolose dalla legge 150/92 che descrive i rischi degli effetti mortali, invalidanti o infettivi attraverso la loro azione diretta per l'uomo e l'incolumità pubblica."
Orribili prigioni che il mondo contemporaneo civile dovrebbe dismettere, già gli zoo infliggono agli animali vessazioni tali in termini di isolamento, perdita di affetti, habitat, vita sociale e libertà, da rendere impensabile l'aggiunta di ulteriori stress.
In particolare il Bioparco, per 12 stagioni s.p.a. finanziata pubblicamente e denunciata dalle più importanti associazioni animaliste per maltrattamento e morte di centinaia di animali, quindi trasformata in fondazione, tradisce ogni giorno il principio su cui fu rifondato negli anni 90 e da zoo cambiò nome. Nel "parco della vita" si prevedeva infatti la graduale e definitiva abolizione degli esemplari esotici che sarebbero stati trasferiti in parchi e santuari dei paesi d'origine, altri sterilizzati, e il centro trasformato in luogo didattico e d'accoglienza transitoria per i soggetti sequestrati dalle forze dell'ordine (compito quest'ultimo in parte assolto).
Da tempo la gestione del Bioparco, al 49% ceduta dal Comune di Roma a privati, è stata trasformata in fondazione che continua a ricevere sovvenzioni, senza dimostrare tuttavia alcuna inclinazione zoofila. Chiassose feste a pagamento e altre attività costringono infatti gli animali chiusi in celle anguste fin dalla metà del pomeriggio per ragioni di sicurezza, l'intera identità dello zoo si basa sulla detenzione di esemplari esotici e relativa pubblicità e iniziative come quelle della pet therapy su elefanti e lemuri - che si richiama ufficialmente a quella già effettuata sui delfini in un'altra contestatissima struttura quanto a condizioni di vita degli animali, Zoomarine di Torvajanica - dimostrano ancora più chiaramente la necessità di smantellare al più presto questo luogo di sofferenza.
Infine, se la legge 73/05 sugli zoo fornisce ulteriori indicazioni, è d'obbligo riflettere su quale valore empatico possa mai offrire all'eventuale paziente lo scambio con creature prigioniere, infelici, deprivate di tutto.