Correndo l'obbligo di fare i conti con un po' di realismo, a 26 giorni dalla scomparsa e 20 dal nostro appello, divulgato grazie all'indispensabile partecipazione di Luca Zingaretti, le probabilità di recuperare Alì si fanno piuttosto remote. Anche se, naturalmente, sarebbe meraviglioso essere smentiti da una sorpresa.
Fin dall'inizio, sia per il ritardo con cui purtroppo ci era giunta notizia del rapimento, sia perché spesso in simili casi non c'è tempestività che tenga, la difficoltà di ottenere la restituzione del cane o di pensarlo ancora vivo appariva evidente. Tuttavia, era molto importante tentare e riteniamo che gli esiti ne abbiano dato conferma.
La triste occasione di una vicenda che lega strettamente i sentimenti e la vita stessa di una persona - Tommaso Ferraro, ragazzo non vedente - al destino del suo amico a quattro zampe - Alì, cane guida rubato il 21 luglio scorso in circostanze strane dal giardino della casa paterna, a Montallegro (Agrigento) - ha saputo sollevare l'attenzione su diversi, delicati temi.
L'eccezionale partecipazione suscitata da questo abuso, una grande attivazione mediatica ma soprattutto la condivisione dei singoli, che in queste settimane a migliaia hanno scritto a Tommaso manifestandogli affetto e solidarietà, hanno indotto a riflettere con maggiore attenzione su solitudine, disabilità, difficoltà nel farsi ascoltare e nel far valere i più elementari diritti. E ancora, il valore estremo del rapporto con un animale, la scarsissima considerazione giuridica del medesimo (una cosa) nell'eventualità di furto o rapimento, il fatto che si riesca più facilmente a interessarsi o intenerirsi verso queste creature quando siano funzionali all'uomo.
Quanti Alì infatti, quanti cani, gatti, cavalli, uccelli spariscono ogni giorno in un buco nero verso lotte e corse clandestine, macelli illegali, sperimentazione e altri orrori?
Non dimentichiamoli.
Ogni animale rapito rappresenta infatti un dramma per il suo proprietario, ma una potenziale tragedia per se stesso, anche quando quest'ultimo non esista.
Cambiare la situazione sta a noi: prevenendo, controllando, ma anche muovendoci nel caso in cui capiti quanto non vorremmo. Se ci sono partecipazione e attivazione civili, le stesse forze dell'ordine sono più attente, motivate a intervenire e facilitate nel loro compito.
Nei giorni in cui si cercava Alì con la massima intensità sono stati rubati alcuni cavalli in Abruzzo. Il Respiro.eu ne ha dato immediata notizia, contattando gli inquirenti e divulgando le immagini. I proprietari si sono dati da fare con tempestività in ogni direzione. Tre giorni dopo i cavalli sono stati restituiti, malridotti ma vivi.
Non finisce sempre così, certo, e occorre molta fortuna, ma tentare è indispensabile, prezioso.
Comunque vada, dunque, Tommaso e Alì rimangono con noi portandoci un insegnamento fondamentale, quello dell'amicizia che non abbandona.
Tommaso non ha abbandonato Alì, continuando a cercarlo con tutte le sue forze. Fin dall'inizio è stato aiutato da un amico, Marco Antonio Molino (presidente della EOS Cooperativa Sociale onlus) che l'ha tra l'altro condotto al Respiro.eu, e noi a voi: il vero, straordinario sostegno. E Alì non ha abbandonato Tommaso, perché ovunque egli sia gli sta restituendo ogni pensiero, moltiplicato all'infinito.