L'8 settembre l'Etna ha eruttato di nuovo. Si è trattato del tredicesimo parossismo stagionale, questa la definizione tecnica, che ha seguito di dieci giorni esatti il dodicesimo, verificatosi lunedì 12 agosto.
Fontane di lava e un'alta colonna di cenere alla bocca del nuovo cono di scorie nel cratere di Sud-Est: un'attività iniziata durante la notte e durata poche ore. La sabbia vulcanica, come già avvenuto in tante occasioni, ha oscurato il cielo di Catania, causando fra le altre cose un'interruzione dei voli.
Quindi, ora dopo ora, la cenere vulcanica si è depositata sulla terra, sulla vegetazione e sopra le abitazioni.
Dopo aver assistito allo spettacolo, ogni volta, agli abitanti della zona tocca spazzare terrazzi e cortili, ma quei residui innocui sono la testimonianza di un vicinato molto affascinante e a quanto pare possibile.