Continua a Montichiari, in provincia di Brescia, la lotta per chiudere Green Hill, l’allevamento di proprietà della multinazionale americana Marshall Farm che alleva migliaia di cani di razza Beagle da vendere alle case farmaceutiche e ai laboratori di ricerca per esperimenti. All’alba di ieri un gruppo di cinque attivisti del comitato Fermare Green Hill è riuscito ad occupare il tetto di uno dei capannoni prima dell’arrivo dei guardiani dell’azienda, appendendo uno striscione con su scritto“Questo lager deve chiudere”. I coraggiosi manifestanti hanno trascorso l’intera nottata sul tetto, assistiti dai compagni che stazionavano davanti all’ingresso dell’allevamento. Questa mattina poco dopo le 11 gli occupanti - che rischiano una denuncia per violazione di proprietà privata - sono scesi dal capannone e hanno portato avanti la manifestazione fino alle ore 15 circa.
La protesta è nata per riaccendere l’attenzione dell’opinione pubblica sul problema dell’allevamento degli orrori, dal quale ogni giorno partono carichi di cuccioli destinati a una morte crudele e inutile. Nonostante gli impegni presi in campagna elettorale – riferiscono gli attivisti – né la Regione Lombardia né il Comune di Montichiari sembrano avere intenzione di chiudere l’azienda che, anzi, potrebbe a breve cominciare dei lavori di ampliamento. Ad oggi Green Hill rinchiude circa 2500 cani in condizioni disumane, senza possibilità di uscire all’aperto, chiusi in gabbia e con la luce accesa 24 ore su 24.