Si è svolto all'insegna dello scambio e del confronto fra posizioni differenti ma nella volontà di trovare punti d'intesa e obiettivi comuni il Laboratorio di CAVALLIaMILANO dedicato al benessere e alla tutela del cavallo, voluto e organizzato da Susi Cottica e condotto con grande sapienza da Nico Belloni.
Per la prima volta forse allo stesso tavolo hanno dibattuto portatori di interessi assai diversi, quali cavalieri - seppure esponenti d'eccellenza della categoria, che si distinguono per il modo sensibile di avere a che fare con gli animali, come Michel Robert, Filippo Moyerson, Roberto Rotatori -, veterinari, rappresentanti delle istituzioni sportive nazionali e internazionali quali il professor Marco Danese direttore del Global Champions Tour, giornalisti, esperti (Maria Lucia Galli responsabile di Cavallo 2000) e i rappresentanti di associazioni animaliste e ambientaliste. La scrittrice e giornalista Margherita d'Amico presidente de La Vita degli Altri onlus e direttore del Respiro, Antonio Nardi-Dei da Filicaja presidente di IHP-Italian Horse Protection, Roberta Ravello presidente di Horse Angels.
Il dibattito ha spaziato dalla proposta di rendere il cavallo animale di affezione alla sua tutela giuridica.
"Per quanto ci riguarda, la vita di un cavallo vale alla base quanto quella di un pollo, di un tonno, e quanto la nostra," ha detto Margherita d'Amico. "Nell'auspicabile prospettiva di vietarne definitivamente la macellazione, senza più distinguere fra soggetti da carne e da lavoro, si rende tuttavia necessario un impegno più ampio cui debbono collaborare tutte le parti in causa. Rendere obbligatorio ma anche sostenibile il pensionamento degli animali anziani o infortunati, incoraggiare strutture idonee, limitare l'incremento eccessivo delle nascite e l'importazione dall'estero laddove non esista in proporzione una prospettiva di accoglienza sul territorio." Tali soluzioni non sono affatto da percepire come un boicottaggio alle attività sportive, poiché l'aumento del rispetto per il singolo soggetto e la relativa cura corrisponde pure a un accrescimento del suo valore, contro l'attuale sistema usa e getta che in Italia non ha certo recato buoni frutti. "Un'immensa opera normativa e educativa va inoltre svolta su tutto quanto concerne la tutela dei cavalli durante il lavoro, dalle passeggiate alle gare: infiniti maltrattamenti oggi passano con disinvoltura come pratiche educative, addestramento, allenamento e gli unici controllori sono di volta in volta le parti in causa. Giudici sportivi, allevatori, proprietari; mentre occorre ampliare con urgenza la rete della vigilanza e delle conoscenze specifiche."
Comunicato di CAVALLIaMILANO
Milano, 17 ottobre 2011
Il Laboratorio di CAVALLIaMILANO:
un progetto di successo
Nella mattinata conclusiva della kermesse meneghina, le più importanti tra le personalità equestri si sono riunite in una tavola rotonda, al LABORATORIO di CAVALLIaMILANO, per affrontare tutti gli argomenti relativi alla tutela del benessere dei cavalli, tema chiave della seconda edizione della fiera. Gli ospiti erano davvero eccezionali, a partire da Margherita d’Amico, presidente della onlus La Vita degli Altri e direttrice del sito www.ilrespiro.eu, il direttore del Global Champions Tour Marco Danese, David Holmes, direttore tecnico sportivo della FISE, Antonio Nardi Dei Da Filicaja, presidente dell’Italian Horse Protection (IHP), e ancora Roberta Ravello, presidente di Horse Angels, i cavalieri di fama mondiale Michel Robert, Filippo Moyersoen e Roberto Rotatori, il Dottor Giulio Predrieri, presidente di AISA Federchimica, l’avvocato Vincenzo Giardino e la dottoressa Eleonora Di Giuseppe. In questa tavola rotonda d’eccezione, magistralmente condotta da Nico Belloni e Susi Cottica, sono stati trattati temi davvero importanti relativi al cavallo dal punto di vista legale, sportivo e della gestione etologica del cavallo sul territorio italiano a 360°. Un parterre davvero di grandi nomi, un’occassione unica al mondo al LABORATORIO di CAVALLIaMILANO che si propone di rinnovare iniziative come questa per divulgare la cultura del cavallo e garantirgli una vita migliore sotto tutti i punti di vista.