Ancora incisioni, disegni, cuori colorati per il più accessibile e forse fragile degli antichissimi patriarchi della Valle dei Platani. Sfregi effettuati probabilmente da ragazzi ignoranti, inconsapevoli, che nemmeno il diluvio di questi giorni ha potuto cancellare.
E' stato ripetuto tante volte e sembra paradossale: perché mai non si appone nemmeno un cartello che spieghi il valore, la rarità di questi esemplari (l'ultima isola urbana di platani orientali plurisecolari in Europa) vietando di toccarli e di salirci sopra?
Forse questo non impedirebbe tutti i vandalismi, ma ne scoraggerebbe una buona parte.
Moltissimi giovani, turisti, passanti, si avvicinano a questi alberi incredibili senza alcuna consapevolezza e vi si arrampicano con grande danno, oppure ne utilizzano in modo improprio le cavità, senza sapere quale patrimonio stanno intaccando.
Si parla tanto di questi magnifici platani e della loro tutela, vengono compiuti appositi studi. Ma non si provvede all'iniziativa più elementare, pratica e urgente.
E' completamente assurdo non apporre segnalazioni immediate e visibili che mettano sull'avviso perlomeno chi sa leggere.