Nell’Anno Internazionale delle Foreste, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano premia il grande impegno di Jane Goodall, scienziata di fama mondiale, a favore dell’uomo e dell’ambiente.
In occasione dell’evento, il Jane Goodall Institute Italia ha organizzato tre giorni di incontri fra Roma, Milano e Napoli in onore della scienziata inglese.
Per anni Jane Goodall è stata in prima linea nella difesa dell’uomo e della biodiversità. Ha girato il mondo portando il suo messaggio di pace e fratellanza tra i popoli, sensibilizzando le comunità al rispetto dei diritti umani e alla tutela dell’ambiente. Oggi, finalmente, anche il nostro Paese riconosce l’impegno di questa grande donna, premiandola con uno dei più alti riconoscimenti assegnati dalla Repubblica Italiana.
Jane Goodall, scienziata di fama mondiale per le sue scoperte sugli scimpanzè, personalità dal forte impegno sociale e ambientale, ha ricevuto dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano l’Onore al Merito di Grande Ufficiale della Repubblica Italiana. L’onorificenza, che sarà consegnata a Roma il giorno 24 novembre 2011 dal Consigliere del Presidente della Repubblica Dr. Elio Berarducci in occasione di una cerimonia a Villa Wolkonsky, residenza dell’Ambasciatore Britannico S. E. Christopher Prentice, è un prezioso riconoscimento per tutti gli anni che questa donna straordinaria ha dedicato alla causa dell’uomo e dell’ambiente.
“Jane Goodall rappresenta un‘icona per centinaia di migliaia di giovani in tutto il mondo che vedono in lei un modello positivo concreto - dichiara Daniela De Donno Mannini, presidente del Jane Goodall Institute Italia - è anche grazie alla sensibilità e visione del nostro presidente Giorgio Napolitano che finalmente l’Italia riconosce l’esempio e l’insegnamento proposto da Jane Goodall”.
Jane Goodall ha sempre creduto nell’intimo rapporto tra uomo e natura. Per questo, è convinta che qualsiasi tentativo di proteggere l’ambiente e gli animali non possa prescindere dall’educazione delle persone, strumento indispensabile di democrazia e libertà. Oltre ai numerosi progetti di studio e conservazione sugli scimpanzè, gli animali cui Jane ha dedicato tutta la sua vita e ricerca, la scienziata porta avanti programmi di educazione ambientale e interculturale; si batte per il miglioramento della qualità della vita delle popolazioni locali perché ritiene che non sia possibile proteggere gli scimpanzè senza tenere conto delle esigenze di sviluppo di coloro che con essi condividono gli stessi territori.
La consegna dell’onorificenza è solo uno degli eventi che fanno da cornice alla visita italiana di Jane Goodall. La scienziata, infatti, sarà protagonista di tre giorni di incontri e dibattiti tra Milano, Roma e Napoli organizzati dal Jane Goodall Institute Italia, l’associazione che nel nostro Paese dà voce al messaggio di Jane dedicandosi all’educazione ambientale, umanitaria e ai progetti di sviluppo in Africa dove, nella regione di Kigoma in Tanzania, sostiene centinaia di bambini orfani per l’AIDS e ragazzi di strada. Gli incontri saranno un’occasione per far conoscere lo straordinario lavoro di Jane Goodall sui primati, il suo impegno in favore del rispetto della biodiversità e dei popoli, gli sforzi per educare e mobilitare il più grande numero di giovani al fine di lottare contro le gravi minacce che oggi pesano sull’equilibrio naturale del pianeta.
Il 23 novembre a Milano, Jane Goodall presiederà alla serata inaugurale della mostra “Jane Goodall, 50 anni di dialogo con la natura dedicati oggi all’educazione” cui parteciperanno stilisti e designer che hanno disegnato una t-shirt celebrativa destinata alla raccolta fondi del Jane Goodall Institute Italia per i bambini orfani e di strada della Tanzania. L’evento è ospitato dalla Fondazione Serbelloni e organizzato in collaborazione con il Comune di Milano e lo Studio Negri Firman.
Il 24 novembre a Roma, in occasione della consegna dell’onorificenza da parte del Consigliere del Presidente della Repubblica Dr. Elio Berarducci, Jane Goodall parlerà del significato dell’Anno Internazionale delle Foreste: perché è importante, quali sono i problemi da risolvere, quali le strategie da mettere in campo. La serata è stata organizzata in collaborazione con l’Ambasciata Britannica e gode del patrocinio della Regione Lazio e della Regione Puglia.
Il 25 novembre a Napoli Jane Goodall incontrerà un gruppo di studenti napoletani per parlare dell’importanza del coinvolgimento diretto dei giovani nei progetti per la comunità, la difesa dell’ambiente, la solidarietà e la pace. L’evento, organizzato in collaborazione con la Regione Campania - Assessorato Ambiente, Settore Ecologia, sarà un’occasione anche per incontrare amministratori locali e personalità del mondo della scienza e della cultura campana.
Il Jane Goodall Institute Italia
Il Jane Goodall Institute Italia per l’Uomo, gli Animali, l’Ambente (JGI Italia) è una Onlus che, dal 1998, è impegnata in Italia e in Tanzania in progetti di cooperazione allo sviluppo, tutela dell’ambiente, educazione ambientale e interculturale.
I progetti di cooperazione allo sviluppo in Tanzania del JGI Italia hanno come principale obiettivo il sostegno e la formazione dei minori disagiati orfani e dei ragazzi di strada della regione Kigoma, nonché l’educazione alla tutela ambientale.
La regione Kigoma, nel cui territorio si trova il Parco Naturale di Gombe dove la Goodall avviò i suoi pionieristici studi sui primati nel 1960, è una delle aree più isolate e povere della Tanzania e del Mondo. Qui, nella omonima città di Kigoma, il JGI Italia sostiene l’unico orfanotrofio della regione, la “Casa dei Bambini Sanganigwa”, che accoglie bambini dai 3 anni in su di diverse etnie e religioni. La maggioranza ha perso i genitori a causa dell’AIDS, che in Tanzania uccide ogni anno quasi 100.000 persone (UNAIDS 2008). Dal 1998, il JGI Italia sostiene Sanganigwa facendo fronte a tutte le necessità basilari e garantendo l’ingresso dei ragazzi nel mondo del lavoro attraverso uno specifico programma di formazione. Il progetto Sanganigwa vuole creare sul territorio della regione Kigoma una struttura pilota sostenibile in grado di gestire le problematicità degli orfani e di contribuire allo sviluppo sociale ed economico del territorio.
Il JGI Italia si occupa in loco anche di promuovere tra l’opinione pubblica i diritti dell’infanzia e la parità di genere, contribuisce al sostegno dei ragazzi di strada (oltre 400 nella sola città di Kigoma) attraverso la formazione professionale, la realizzazione di una cooperativa di sartoria e colorazione batik, un programma ludo-educativo (coro, acrobazie, lavorazione della creta), l’educazione ambientale.
Educazione ambientale e umanitaria rivolta ai bambini e ai giovani attraverso il programma didattico internazionale Roots&Shoots (R&S - Radici e Germogli). R&S ha lo scopo di sviluppare nei giovani la comprensione e l’apprezzamento del metodo scientifico, una maggiore coscienza critica, la speranza nel futuro. Il programma offre ai giovani gli strumenti per realizzare progetti concreti e innovativi per la difesa ambientale, la protezione degli animali, la solidarietà, l’intercultura e la pace. R&S spinge ogni individuo ad agire per la propria comunità, promuove un uso responsabile delle risorse, incoraggia il rispetto per la diversità biologica e culturale e insegna che anche la più piccola azione a livello locale può contribuire a un mondo migliore.
Il JGI Italia, come gli altri Istituti Jane Goodall nel Mondo, contribuisce alla tutela della biodiversità e alla difesa dei diritti degli animali attraverso un programma dedicato allo scimpanzé, l’essere a noi più simile. In Tanzania il progetto “In viaggio verso Gombe” promuove tra i giovani della comunità di Kigoma la conoscenza di questa scimmia antropomorfa e del Parco Nazionale di Gombe.
In Italia il JGI promuove il miglioramento delle condizioni di vita dei primati in cattività attraverso azioni concrete: denuncia, arricchimento ambientale, trasferimento in strutture adeguate, informazione ed educazione, soprattutto nelle scuole, per far conoscere questi animali, il loro habitat e i pericoli che minacciano la loro sopravvivenza in natura.
http://www.janegoodall-italia.org/