La legge che permetterà di uccidere i cani randagi approvata martedì dalla Camera dei Deputati della Romania, con 168 voti a favore delle soppressioni, 111 contrari, 14 astenuti e 3 non votanti, dovrà essere promulgata dal presidente romeno Traian Basescu.
Per bloccare il procedimento si sta cercando di attaccare la nuova legge presso la Corte Costituzionale della Romania, ed è necessario che la richiesta sia sottoscritta da almeno 50 deputati.
Le possibilità di successo non sono affatto elevate, sembra anche a causa dell'orientamento politico del suddetto tribunale. Tuttavia, i gruppi animalisti impegnati in Romania chiedono di protestare immediatamente e numerosissimi presso
Benché questo provvedimento normativo non sia purtroppo l'unico in Europa (persino nella civilissima Svizzera cani e gatti nei canili vengono eliminati attraverso l'eutanasia) i metodi violenti e indiscriminati utilizzati in Romania - di cui in modo particolare l'associazione Save the Dogs valorosamente impegnata in quelle regioni ha recato atroce testimonianza - rendono particolarmente drammatica la prospettiva futura.
Dipenderà dalle amministrazioni locali, infatti, decidere con totale libertà del destino dei randagi. E la propensione comune è quella delle epurazioni di massa che rappresentano un affare per i boiacani.
Al contrario, si renderanno difficili le adozioni, richiedendo a chi desideri salvare un cane garanzie di spazio e reddito, un versamento e l'approvazione del vicinato: condizioni cumulative senza cui l'animale rimane in canile per poi essere giustiziato. Un'evidente dimostrazione del fatto che si preferisce spartire il denaro destinato alle uccisioni, in aggiunta alle rappresaglie verso quei comuni che intraprendano campagne di sterilizzazione. Inoltre, i catturatori hanno facoltà di multare e così tenere sotto pressione i privati proprietari di cani.
Fai sentire subito la tua voce per i cani della Romania e insieme ricorda che in ogni paese civile le soppressioni di cani e gatti nei canili dovrebbero essere vietate.