Da pugliese, e non solo, sono assolutamente in prima linea contro lo scempio del territorio per mezzo degli impianti eolici, sregolati e smisurati. Immense torri in acciaio e cemento, gigantesche pale, nella nostra meravigliosa Puglia hanno rovinato il paesaggio, le campagne, un patrimonio unico al mondo. Non c'è stato rispetto nemmeno per il prezioso sito archeologico dell'antica Herdonia.
Per favorire un'industria selvaggia, amministratori miopi e mascalzoni vanno contro gli interessi dei cittadini. Decine e decine di pale eoliche stravolgono i nostri orizzonti: io stesso ho un terreno che ne è stato deturpato e gli amici in visita ogni volta rimangono sconvolti di fronte a tanta mostruosità.
Ma questo sacrificio del paesaggio storico, di una natura spesso monumentale, non ha alcun riscontro positivo sulla comunità: le bollette sono sempre uguali mentre il valore degli immobili in prossimità degli impianti crolla. Possiamo dunque immaginare vantaggi solo nella direzione di politici e imprenditori. E non è un luogo comune purtroppo, ma la solita violenza che ci ritroviamo a subire in Italia, frutto di un'ignoranza di cui siamo stufi e che va combattuta a ogni costo per cambiare le cose.
Dirmi indignato sarebbe poco: sono incazzato.