CONSUMO CARNE ALIMENTARE: OMESSA CORRETTA INFORMAZIONE
DENUNCIATO MINISTRO DELLA SALUTE DAL PARTITO ANIMALISTA EUROPEO
Il presidente del Partito Animalista Europeo, Stefano Fuccelli, ha presentato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma, tramite l'Avv. Edward Quimi responsabile dell'ufficio legale del PAE, atto di denuncia-querela avverso il Ministro della Salute responsabile per omessa corretta informazione circa i danni derivanti dal consumo di carne alimentare, preannunciando azioni in giudizio per la richiesta di risarcimento per danni nei confronti dei parenti delle vittime.
PREMESSO CHE
• La stessa indicazione è confermata dallo studio “ meat intake and mortality” pubblicato nel 2009 negli Stati Uniti sul bimestrale “ Archives of internal medicine” le conclusioni sono state che consumare carne lavorata, comunque di provenienza industriale, eleva il rischio di morte per tumore e malattie cardiache.
• La Food and Drug Administration americana afferma: “chi consuma più di 80 grammi quotidiani di carne alza di 8 volte il rischio di tumori allo stomaco ed all’intestino, oltre che alla prostata per gli uomini ed al seno per le donne”.
• Il World Cancer Research Fund (WCRF) e l’ American Institute for Cancer Research sottolineano come vi sia una chiara evidenza che l'assunzione di carne sia causa di cancro al colon ponendo come obiettivo per la salute pubblica un consumo medio di 300 gr. a settimana (43 gr. al giorno) , e di evitare in modo assoluto carni processate, come pancetta, prosciutto, salame, salsicce, carne in scatola, ecc.
• Lo studio effettuato dalla Oxford University – Unità cardiologica della Cornell University (ottobre 2010):”diminuendo il consumo di carne si eviterebbero, soltanto in Inghilterra, 31mila morti per malattie cardiovascolari, 9mila per cancro e 5mila per ictus ed il servizio sanitario (inglese ndr) risparmierebbe almeno 1,3 miliardi di euro; con l’eliminazione totale del consumo di carne le cifre aumenterebbero ancora di più“ . Il cittadino britannico medio consuma 125 kg di carne l’anno, l’italiano medio intorno ai 92 kg l’anno. La ricerca della Oxford University ha calcolato quello che avverrebbe diminuendo il consumo a 11 kg l’anno ( 31 gr. giornalieri ): si eviterebbero 45.361 morti.
• Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità i casi di cancro potrebbero aumentare del 50 % con 15 milioni di nuovi casi entro il 2020. Sul banco degl’imputati il consumo elevato di carne ( superiore a 30 gr. giornalieri ) e proteine animali e una dieta troppo ricca di calorie, di zuccheri semplici, insieme al fumo e alle infezioni.
• I dati confermano che il 30-40 % dei tumori si potrebbero evitare se uomini e donne nei paesi ricchi si nutrissero in modo diverso. “Questo modo di mangiare ha contribuito grandemente allo sviluppo di malattie quali l’obesità, il diabete, l’ipertensione, l’aterosclerosi, l’infarto, l’osteoporosi, e molti tipi di tumori tra cui quello dell’intestino, della mammella e della prostata ”afferma Franco Berrino, direttore del dipartimento di medicina preventiva e predittiva nonché responsabile del Servizio di Epidemiologia dell’Istituto dei Tumori di Milano.
• Solo per citare alcune autorevoli fonti.
• In Italia sono oltre mille i decessi ogni anno per la malattia del cancro.
• In Italia il Ministro della Sanità con apposito decreto a disposto che sulle confezioni di sigarette venga inserita la dicitura “il fumo uccide” come misura di prevenzione ed informazione del rischio di danno cancerogeno e mortale causato dal consumo del tabacco
L’OMISSIONE DELLA AUTORITÀ COMPETENTE PER NON AVER PREDISPOSTO UNA ANALOGA DICITURA SULLE CONFEZIONI DI CARNE OVVERO PER NON AVERE PUBBLICIZZATO CORRETTAMENTE ED ADEGUATAMENTE TALE INFORMAZIONE, COSTITUISCE UNA GRAVE RESPONSABILITÀ SULLA INCOLUMITÀ DEI CITTADINI ITALIANI , I QUALI RESTANO DISINFORMATI DEL DANNO GRAVE MORTALE DERIVANTE DAL CONSUMO ALIMENTARE DI CARNE.
ROMA 11.01.2012