La goccia scava la pietra: malgrado la tetragona chiusura del Campidoglio a qualsiasi passo verso la pietà, la gentilezza, il buon gusto e la civiltà, grazie al fatto che nessuno di noi - associazioni e cittadini - ha distolto lo sguardo la questione delle botticelle continua a essere attualissima.
Troppi cavalli ancora purtroppo hanno continuato a subire maltrattamenti per le vie di Roma, a vivere in modo gramo e a concludere l'esistenza al mattatoio, ma l'impunità dei loro indegni custodi - i vetturini - malgrado la protezione di Comune e vigili urbani inizia a scricchiolare.
Soffia vento di rinnovo infatti da ogni direzione, e forse è tempo che anche i più arroganti inizino a pensare all'inevitabilità del cambiamento.
Due settimane fa la LAV-Lega antivivisezione ha organizzato nella Capitale un presidio anti botticelle aperto anche alle altre associazioni, che ha seguito alle numerose iniziative dell'Oipa - fra cui una cospicua raccolta firme - e alle innumerevoli azioni dell'Enpa in prima linea con le guardie zoofile di Claudio Locuratolo. Promotore quest'ultimo nel 2008 con Margherita d'Amico, presidente de La Vita degli Altri onlus, del movimento di opinione che lanciò la battaglia per la liberazione dei cavalli di Roma sul piano internazionale.