Dato che la situazione ad oggi è molto confusa, cerchiamo di puntualizzare gli eventi, i processi e la situazione. Facciamo prima un piccolo riepilogo, perchè senza una solida base, non si può capire bene. A dicembre 2010 iniziamo la petizione di 5421 firme conclusa nel febbraio 2011 che ha come esito una risposta negativa del sindaco Alemanno, in data luglio 2011 (non a caso organizzammo una fiaccolata il 27 luglio proprio per protestare contro il silenzio del Comune alle nostre richieste). Il 19 marzo abbiamo presentato un esposto alla procura della repubblica e una richiesta di riesame su basi tecniche in quanto la relazione geologica della ditta risultatava insufficiente e parziale. Intanto il 21 marzo 2011 la Cam srl ha cercato di procedere all'espianto dei platani per eseguire gli scavi archeologici. Grazie all'intervento del servizio giardini, (che in primo tempo aveva autorizzato l'espianto, a meno che non fossero in gemmazione), e non quindi alla guardia forestale l'operazione fu rinviata fino ad ottobre 2011, in quanto gli alberi stavano iniziando a gemmare, ed erano usciti dalla stasi vegetativa invernale (provvidenziali furono le foto che mandammo ai vari assessorati sabato 19 marzo).
Nel frattempo abbiamo presentato tre interrogazioni al Comune, per sollecitare una risposta alla petizione e cercare un'alternativa al parcheggio. Il 12 luglio 2011 la ditta tornò per iniziare gli scavi archeologici nell'unico punto possibile, distante abbastanza dagli alberi centrali, ossia nel cosiddetto stallo 14, all'altezza del civico 164 di Via Fermi. Nonostante le nostre proteste e la mancanza del nulla osta della Regione a toccare le piante (che arriverà solo il 19 luglio), alla fine cantierizzarono la zona intorno all'albero 26. Questo cantiere verrà smontato verso settembre, con l'unico risultato di aver lasciato la strada in pessime condizioni, e senza aver trovato nessun reperto.
Il 2 agosto 2011 arrivò finalmente la risposta del geologo del Comune di Roma, il dott.Succhiarelli che dava ragione alle osservazioni del geologo da noi coinvolto, il dott.Manelli, e che riteneva necessario un implementazione delle analisi (facciamo presente che a via Fermi sono presenti dal 2008 già sei piezometri). Per cui, presso l'assessore Aurigemma, abbiamo insistito sul sospendere tutte le operazioni, fra cui l'espianto, finchè non fosse stata eseguita una nuova analisi.
Dopo la campagna "adotta un albero", fatta per sensibilizzare i residenti sull'importanza degli alberi, decidemmo di far inviare ai cittadini più di mille cartoline al Sindaco per fargli vedere la bellezza dei nostri alberi e per ottenere l'annullamento definitivo del progetto. Contemporaneamente faccemmo pressione perchè la Sovrintendenza si esprimesse sul fatto che in nessun documento venisse richiesto di espiantare gli alberi per eseguire gli scavi archeologici di prassi.
Dopo una diffida dei Verdi, i Beni Culturali risposero, dichiarando di non aver mai richiesto l'espianto e di ritenere "inadeguato" il piano presentato.
Il 3 novembre 2011, grazie anche all'intervento di alcuni consiglieri comunali, ottienemmo la visita del sindaco Alemanno, che promise che per eseguire gli scavi, gli alberi non sarebbero stati toccati (http://www.agenparl.it/articoli/news/regionali/20111104-roma-alemanno-su-pup-via-fermi-nessun-espianto-prima-delle-indagini-suppletive).
Nonostante questo il 7 novembre la Cam venne per eseguire la cosidetta zollarura, operazione propedeutica all'espianto (rispetto al 21 marzo, il servizio giardini ha imposto diversi paletti aggiuntivi per garantire una maggiore sovravvivenza agli alberi). Dopo diversi presidi di centinaia di residenti, e un'estenuante giornata, alla fine si ottenne una nuova sospensione per eseguire le analisi.
Nel frattempo il 1 dicembre 2011 al comune di Roma, venne votato un'ordine del giorno, in cui il consiglio comunale si espresse contro il progetto e a favore del suo annullamento (è notizia di questi giorni che il sindaco ha rigettato tale proposta). Valutando, anche su consiglio dei vari avvocati che ci supportano, ancora i tempi immaturi per un ricorso al tar, il cui eventuale esito negativo comporterebbe un'annullamento di tutte le sospensioni vigenti e quindi un'apertura immediata del cantiere, e i cui esiti, in casi analoghi, sono negativi nel 85 % dei casi (12 su 14, www.giustizia-amministrativa.it), abbiamo deciso di iniziare una seconda raccolta di firme per consegnare una delibera di iniziativa popolare, che preveda l'annullamento del progetto ed una vera riqualificazione della via (modello via giustiniano imperatore, municipio XI).
Questa inizia nel dicembre 2011 ed è tuttora in corso (siamo a circa 3500, per una quota minima di 5000 firme), ed andrà votata in consiglio comunale.
Il 16 gennaio 2012 la ditta tornò, in quanto una nuova relazione geologica è stata consegnata, ma a causa di alcune irregolarità nei permessi, non gli viene permesso di cantierizzare. Il giorno stesso abbiamo un secondo incontro con il delegato a Pup, l'onerevole Vannini,nel quale usciamo senza avere la certezza che le promesse del sindaco vengano mantenute.
Fatto sta che ad oggi (02/02/2012) gli alberi stanno ancora al loro posto, anche se ogni venerdi rischiamo di vedere iniziare i lavori. Una cosa importante da sottolineare è che il servizio giardino ha si concesso l'espianto, sempre nel periodo di stasi vegetativa, ma con condizioni molto rigide, fra cui la zollatura, ossia il taglio delle radici, che è eseguibile solo nel periodo estivo. A febbraio sono in programma altre iniziative ed incontri con le istituzioni e i vari uffici tecnici per ottenere un no definitivo a questo progetto, e non andare avanti solo con le sospensioni. Nel frattempo stiamo facendo visionare la nuova relazione per verificarne la validità e stiamo cercando di ottenere uno nuovo piano di scavi che non coivolga gli alberi (anche i beni culturali sembrebbero aver riconsiderato il vecchio piano adeguato).
Questo è un progetto che non può essere affrontato di petto, in quanto sarebbe impossibile per dei cittadini farlo, ma va smontato pezzo per pezzo, come abbiamo proceduto fino ad adesso, senza il supporto di nessun partito ma solo di persone, per evitare che questa lotta venga strumetalizzata, soprattutto in un periodo caldo come la campagna elettorale. Spero di essere stato il più preciso ed obiettivo possibile. Ho cercato di sinterizzare solo gli eventi veramente significativi.
Riccardo Micheli
Comitato No Pup Fermi