La cosiddetta politica del territorio non è mai stata tale, per quel che riguarda l'Italia, se non nella misura in cui l'abdicazione può essere un atto politico. E di conseguenza il sentimento di responsabilità è stato assunto dal movimento formato dai difensori dell'ambiente. Ogni forma privatistica tradizionale di difesa dell'ambiente storico naturale - indipendentemente dal fatto che ormai non ha più rappresentanti - è infatti andata in prescrizione. La grande forza di conservazione che era insita nella proprietà privata è un'energia disimpiegata che chiede di essere proiettata sulla comunità. I difensori di beni non propri sono sempre stati i più realmente strenui, ma nel caso laborioso e faticoso della difesa dell'ambiente cittadino occorre si compia un vero e proprio transfert del sentimento di proprietà a quello della sopravvivenza di condizioni di vita umana per la comunità.
Da La lunga guerra per l'ambiente di Elena Croce (Arnoldo Mondadori Editore, 1979)