E' stato ucciso da una fucilata destinata a un cinghiale don Francesco Cassol, il parroco di 55 anni originario di Belluno, che dormiva tranquillamente in sacco a pelo nei boschi di Pescariello - Pulo, Altamura, in provincia di Bari.
Il cacciatore (forse un bracconiere, data la stagione) si è costituito ai carabinieri.
Purtroppo, il caso di don Francesco non è affatto isolato. Oltre allo sterminio di milioni di animali, sono numerosissime - ma di rado se ne dà notizia - le vittime umane di questo assurdo e pericoloso hobby di pochi, protetto dalle istituzioni solo per compiacere la lobby dei fabbricanti di armi.