Io non faccio testo perché trovo che sì, Pecoraro Scanio fosse pessimo, ma almeno fingeva di fare il ministro dell'Ambiente, mentre la Prestigiacomo fa solo i fatti propri e favori agli industriali - vedi sdoganare il nucleare, tacere sulle concessioni lungo le coste, sui tagli ai parchi e via dicendo.
Un atteggiamento che non si è mai visto, da parte di una persona che percepisce uno stipendio dal popolo italiano per curare il patrimonio pubblico ambientale.
Detto questo, anche la Sicilia è in fiamme. E mentre lei prendeva la tintarella a Panarea, bruciava ad appena 3 km l'isolotto di Basiluzzo, che ospita vegetazione e animali, anche rari.
L'incendio è stato domato. Come pure quello delle campagne di Cerami.
Non altrettanto si può dire per il rogo sul Monte Pellegrino vicino Palermo, dove stanno andando in fumo ettari e ettari di macchia mediterranea. Per i boschi di Sant'Agata di Militello (Messina) e quelli di Sciacca (Agrigento) in contrada Nadore.
Nessuno pensa che la bella ministra dovrebbe salire su un canadair. Anche perché sarebbe d'impiccio.
Ma ogni tanto, spendere una parola di più, muoversi, perlomeno dissimulare reale interesse, illuderci che i soldi che guadagna non siano del tutto rubati.
Della sua Sicilia parla quando le è comodo, quando si tratta di organizzare convegni e far confluire nuovi interessi. Parla di termovalorizzatori semmai, la Prestigiacomo, di impianti industriali.
Di difesa dell'ambiente, anche in Sicilia, l'ha mai sentita parlare nessuno?
Ora, mentre la Sicilia brucia, lei tace. E si rinfresca nelle sue acque.