Europarc 2010 in Abruzzo? Evviva per l'Abruzzo, ma emergenza per i nostri parchi
Secondo questa notizia l'Abruzzo ospiterà Europarc 2010. Ora, l'Abruzzo merita tutto il nostro rispetto e la nostra solidarietà, e ha anche parchi magnifici che occupano gran parte del suo territorio. Ma vorrei sapere, di fronte all'Europa, di cosa parleremo, noi che nelle politiche ambientali, nella conservazione, nei parchi e nelle riserve non investiamo nulla, semmai tagliamo. Noi che abbiamo in questo senso governanti ciechi e sordi e un ministro addetto, Stefania Prestigiacomo, che NON SI OCCUPA DI AMBIENTE.
Ambiente: l'Abruzzo si prepara ad ospitare 'Europarc 2010' L'Aquila, 19 set. - (Adnkronos) - La scommessa avviata dalla Regione di investire sull'ambiente e sulla tutela della natura si rilancia. Sono in molti in Abruzzo a sostenere che ora la sfida puo' riprendere con maggiore vigore: la prima grande opportunita' e' offerta dall'imminente occasione in programma a Pescasseroli ( L'Aquila) la storica capitale del Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise. Centinaia di amministratori e operatori dei parchi europei sono pronti a riunirsi in Abruzzo. Dopo la Svezia, tocca all'Italia raccogliere la mission e ospitare l'Europarc Conference 2010, organizzata da Europarc Federation in collaborazione con Federparchi. Dal 29 settembre al 3 ottobre prossimi il cuore del Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise sara' animato da oltre trecento rappresentanti di varie aree protette europee che si dislocheranno tra Pescasseroli e comuni limitrofi. Cinque giorni di workshop, incontri, seminari, percorsi del gusto e ogni altro aspetto legato alla buona ricettivita'. L'evento che portera' sotto i riflettori l'Abruzzo potra' comunicare l'immagine del Parco e della sua organizzazione oltre i confini nazionali e' stato presentato dall'assessore al Turismo, Mauro Di Dalmazio, insieme al presidente del Parco Majella, Gianfranco Giuliante. Il tema scelto per la Conferenza e' relativo alla coesistenza tra la conservazione della natura e le attivita' dell'uomo, dal titolo "Europarc Conference 2010 - Vivere insieme. Biodiversita' e attivita' umane: una sfida per il futuro delle aree protette". Argomento sensibile che l'assessore abruzzese al Turismo, Mauro Di Dalmazio esamina in profondita'. "E' intuitivo comprendere come questa importante iniziativa sia anche una straordinaria opportunita' di marketing territoriale. La nostra collana di aree protette viene considerata dagli esperti del settore un vero gioiello turistico, con questa vetrina si andra' ad incrementare la buona reputazione. Ma adesso la vera sfida e' riuscire a mettere a sistema tutto questo patrimonio naturale facendo in modo che interagisca con le attivita' dell'uomo. La tutela delle aree non deve diventare un ostacolo allo sviluppo turistico, anzi bisogna fare in modo che la loro conservazione diventi un valore da rendere fruibile per maggiorare l'attrazione dei flussi turistici". L'Assessore ha ricordato il recente protocollo d'intesa tra la Regione Abruzzo, le Province ed i Parchi. "C'e' gia' un percorso virtuoso in atto. Per la prima volta nella storia della programmazione turistica abruzzese questi enti si impegnano a percorrere una strada comune e condivisa per migliorare la competitivita' dei singoli prodotti turistici regionali, ancor prima di proporli e promuoverli. Se scegliamo di dar luogo al sistema Abruzzo - ha concluso Di Dalmazio - e non ad isolate e sporadiche iniziative le intese restano punti indefettibili". Oggi l'Abruzzo puo' vantare la presenza di tre parchi nazionali, un parco regionale e 38 tra oasi e riserve regionali e statali. In totale il 30% del territorio regionale e' sottoposto a tutela ambientale: una media veramente ragguardevole. In proposito si puo' parlare di un vero e proprio sistema protezionistico di interesse europeo, specialmente se si considera che questo complesso sistema di aree protette si ricollega a nord con il parco nazionale dei monti Sibillini Parco storico per eccellenza, esempio di protezione della natura e considerato uno dei piu' prestigiosi d'Europa. In Abruzzo i parchi tre nazionali (Pnaml,Gran sasso Mointi della Laga e Majella) ma anche quello regionale (Velino-Sirente) hanno caratteristiche hanno una storia,un fascino particolare e caratteristiche geo-naturalistiche diverse e tutte tutelate. Nel PNALM,ad esempio,sono tutelate circa duemila specie di piante superiori, sessanta specie di mammiferi, (tra cui ben cento orsi), duecentotrenta specie di uccelli e quaranta tra rettili, anfibi e pesci. Il Parco comprende centri storici di notevole interesse artistico e turistico come Pescasseroli, Scanno, Opi, Civitella, Alfedena e Villetta Barrea tutti facenti parte del territorio della provincia dell'Aquila.Con i suoi 143.000 ettari che comprendono due tra i gruppi montuosi appenninici piu' importanti, il Parco nazionale del Gran Sasso - Laga e' uno dei piu' estesi parchi italiani. Il parco si protende nelle province di L'Aquila, Teramo, Pescara, Ascoli Piceno e Rieti. Entro il suo perimetro si innalza la vetta di Corno Grande che con 2914 m sul livello del mare, e' la piu' alta vetta dell'Appennino e sovrasta le numerose altre cime che la circondano, comunque tutte superiori ai 2000 metri. Tutto il territorio del parco e' caratterizzato da una serie di borghi di origine medioevale, spesso perfettamente conservati nelle strutture originarie ed in parte ancora abitati, che conferiscono a questi luoghi una forte capacita' di suggestione. Tra gli altri si possono citare Santo Stefano di Sessanio (L'Aquila), Rocca Calascio, Castel del Monte, Castelvecchio Calvisio, Castelli, Civitella del Tronto. Posto nel settore meridionale dell'Abruzzo, al confine tra le province di Chieti, Pescara e L'Aquila, il Parco della Maiella rappresenta l'anello di congiunzione tra quello del Gran Sasso Laga a nord e il Parco d'Abruzzo a sud. La Maiella si presenta come una immensa cupola ellissoidale stratificata in un insieme di colli e montagne, culminanti con il monte Amaro (2793) Di natura calcarea, il massiccio della Maiella si estende per 86.000 ettari e comprende anche il gruppo del Morrone. Nel suo perimetro si contano 61 vette, di cui almeno 30 superano i duemila metri, un vero regno di rocce, nevai, dirupi, ghiaioni. La struttura morfologica e i caratteri orografici della Maiella sono, secondo gli esperti, veramente particolari e la rendono una montagna unica, con i suoi canyon, i valloni selvaggi e inaccessibili ricco di vegetazione, scorci di spettacolare bellezza ma anche per quella profonda peculiarita' dei caratteri antropologici. Alcuni di questi valloni, come la valle dell'Orfento, il vallone di Pennapiedimonte, il vallone di Fara San Martino, quello di Santo Spirito, sono considerati ' veri e propri santuari della natura', in cui l'uomo, dalla preistoria ad oggi ha sempre trovato un rapporto privilegiato con l'ambiente. E proprio nel territorio del Parco Nazionale della Majella si trovano alcuni centri di interesse artistico e turistico, sono: Pescocostanzo(L'Aquila) , Pacentro, Guardiagrele (Chieti), Caramanico (Pescara), Pizzoferrato e Campo di Giove. C'e' poi il parco regionale del Velino-Sirente che si estende per oltre 60.000 ettari, comprende una catena di montagne che sovrastano l'altipiano carsico delle Rocche e fanno da corona alla sommita' maggiore del Velino, che con i suoi 2486 metri di altezza e' la terza vetta dell'Appennino. C'e' poi tutta la rete delle riserve e aree protette. Una rete assai diffusa sul territorio che nonostante le diffidenze e riserve iniziali ora rappresentano, per tanti piccoli centri della regione, un'occasione di sviluppo e di occupazione.S ono molte le cooperative di servizi sorte attorno a queste iniziative che coinvolgono giovani del posto. Insomma la scommessa su 'Abruzzo regione verde d'Europa' ora puo' ripartire con slancio e forse l'appuntamento dei prossimi giorni a Pescasseroli potra' dare, in questo senso, segnali precisi.