Sono dati allarmanti quelli che risultano dal rapporto sull’inquinamento dei principali centri urbani in Europa, stilato dall’Agenzia europea per l’ambiente.
I risultati sono stati resi noti dal sito di Epicentro dell’Istituto superiore di Sanità, presentati durante la settimana europea della mobilità. In base a questa classifica il triste primato spetta alla città bulgara di Plovdiv, seguita da Torino, Brescia, Milano e Sofia. Roma si trova al 180° posto delle 221 città esaminate.
I dati presi in esame si riferiscono al 2008 e tengono conto di parametri indicatori quali Pm 10, ozono e biossido di azoto.
A Torino spetta anche un altro primato negativo, a causa della presenza di ozono troposferico nell’aria, che produce affezioni alle vie respiratorie negli uomini ed è nocivo anche per piante e animali.
Napoli emerge in questa classifica per la presenza del biossido di azoto, responsabile delle piogge acide e della corrosione dei monumenti. Quel che ne dovrebbe conseguire è una riflessione attenta sul rapporto tra presenza antropica e l'ambiente, perché con questi comportamenti che minano a fondo l'economista, l’uomo sta mettendo seriamente a rischio la possibilità stessa della sua sopravvivenza.