Il corpo senza vita di un raro esemplare di lontra è stato trovato nei giorni scorsi dai volontari della sezione LIPU di Foggia. A renderlo noto è la LIPU-BirdLife Italia: l’animale giaceva senza vita sulla strada che collega Foggia a Potenza, all’altezza di Candela (FG). “Questo episodio – sottolinea la LIPU – rende evidente come sia di fondamentale importanza una corretta gestione del territorio, che salvaguardi le reti ecologiche e le loro interconnessioni. Il consumo sempre più esasperato di territorio, causato da attività umane e da una crescente cementificazione, non fa che frammentare l’integrità degli ecosistemi, compromettendo la mobilità e il rifugio della fauna selvatica, che così è costretta a vivere in aree sempre più ristrette”. “Già dieci anni fa, nel 2000 – prosegue la LIPU - avevamo parlato della possibilità che localmente la specie potesse spostarsi in altri bacini idrici confinanti e colonizzarli, a patto che venissero limitati gli interventi urbanistici aggressivi”. L’impegno e l’interesse della LIPU per il comprensorio dell’Ofanto, dopo le ricerche sulle specie faunistiche realizzate fino al 2001, è proseguito fino ai giorni nostri, anche con il fine di tutelare l’area da usi “impropri” e sostenendo la nascita del Parco Regionale dell’Ofanto. “Ma evidentemente l’istituzione di un’area protetta non è sufficiente di per sé a garantire la tutela della biodiversità (e del paesaggio) se poi viene assediata dalla proliferazione di ragnatele stradali, opere idrauliche, recinzioni, centrali fotovoltaiche o eoliche, sottostazioni elettriche e ogni sorta di trasformazione insostenibile”. La carcassa intanto è stata consegnata all’Istituto Zooprofilattico di Puglia e Basilicata con sede a Foggia per le analisi necroscopiche, mentre campioni di tessuto saranno inviati all’ISPRA (Istituto Superiore per la Ricerca Ambientale) per le analisi genetiche. Il rinvenimento è stato anche comunicato alla Regione Puglia, all’Ente provvisorio del neo Parco Regionale dell’Ofanto, al ministero dell’Ambiente e all’Osservatorio faunistico dell’ufficio Caccia della Provincia di Foggia nonché a esperti che gestiscono il database nazionale di tali segnalazioni in Italia nel rispetto del protocollo stabilito dal Piano d’azione nazionale. Parma, 29 settembre 2010 |
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