Un bollettino nero quello lanciato dall'Enpa nel rapporto annuale sulla provincia di Firenze. Raddoppiano i casi di abbandono, in aumento anche gli avvelenamenti, cani, gatti, criceti, pappagalli, piccioni e volpi, è una lunga lista di piccoli e grandi orrori.
Un accanimento che spesso è mosso da ragioni futili. Gli "animal killer" sono persone che non sopportano il gatto del vicino che sconfina o che segna il territorio, il cane che abbaia nel cortile sotto casa o la presenza dei piccioni sul cornicione. Il veleno usato più frequentemente è l’endosulfan, un insetticida finito sul libro nero delle Nazioni Unite come uno degli inquinanti organici persistenti più tossici. Ma a uccidere sono anche i bracconieri. Cacciatori che spargono pesticidi e insetticidi nei campi e nei boschi per impedire a volpi e faine di rovinare le battute di caccia. Ne fanno le spese anche uccelli, fagiani, scoiattoli, rapaci notturni.
L’anno scorso furono recuperati 28 animali lasciati per strada o addirittura buttati vivi nei cassonetti della spazzatura, quest’anno il dato sale a 48: 4 cani, 11 gatti (7 cuccioli), 11 conigli nani, 4 criceti, 6 canarini, 3 bengalini, 6 tartarughe, due scoiattoli americani.
Insomma, un anno terribile, che ha costretto l’Enpa a 2017 interventi, il 90% dei quali necessari a salvare animali abbandonati fra le mura domestiche durante le ferie (il picco fra luglio e agosto) o costretti a vivere in rifugi che si rivelano prigioni.