Si polemizza da mesi in Veneto, per la precisione a Vidor, per l'impiego di pesticidi nelle vigne da cui si raccoglie l'uva destinata a pregiati prosecchi. Parliamo infatti dell'Alto Trevigiano, zona tra Valdobbiadene e Conegliano. I fitofarmaci irrorati a profusione sulle vigne si diffondono anche sui terreni e nei vicini centri abitati.
Secondo una relazione del responsabile regionale del WWF per l'energia e i rifiuti Gianluigi Salvador, nel 2009 nei comuni dell'Usl 7, a Vidor e dintorni appunto, le patologie neoplastiche maligne hanno raggiunto quasi i 10 mila casi e si collocano come la prima causa di morte negli adulti tra i 25 e 64 anni, nonché tra i bambini tra gli 1 e i 4 anni. Tra i vigneti della zona, durante i periodi dei trattamenti disinfestanti, sono stati trovati morti uccelli e altri animali.
Esistono metodi biologici assolutamente non inquinanti per trattare i vigneti, rispettosi della salute dell'uomo, dei terreni, delle acque e degli ecosistemi. Ribellarci alle logiche industriali è un dovere nei confronti di noi stessi.