Il Governo ha prorogato per due anni, con il decreto legislativo 155/2010, il raggiungimento degli obiettivi sulle emissioni dell’acciaieria di Taranto, la più grande d’Europa, fissati dall’Unione Europea. Fino al 2013 è stato così prorogato il perseguimento del valore-obiettivo di un nanogrammo/metrocubo di benzo(a)pirene. Questo significa che, di riflesso, per altri tre anni la fabbrica produrrà emissioni inquinanti in quantità superiore a un nanogrammo.
I cittadini hanno denunciato e protestato. Hanno anche richiesto al governatore della Puglia Nichi Vendola di autorizzare un’indagine sanitaria che verifichi la correlazione tra malattie dei cittadini e inquinamento prodotto dai complessi industriali di Taranto. L'indagine non è stata finora avviata. Angelo Bonelli, presidente dei Verdi, la ritiene urgente "strumento per fare giustizia", poiché nella zona dell'Ilva si registra da anni un proliferare di leucemie, tumori al cranio e alle vie respiratorie.