Il governo riduce da 400 a 100 milioni la copertura della norma. LIPU chiede di firmare subito la petizione di Vita per dire NO
Il 5 per mille è ridotto in briciole. E le attività di milioni di italiani e migliaia di associazioni sono a rischio. Per la prossima edizione del 5 per mille il governo ha infatti predisposto una copertura finanziaria di soli 100 milioni di euro rispetto ai 400 milioni attesi. La LIPU si unisce al coro di tutte le altre Associazioni di volontariato per dire NO, ed invita a Firmare la petizione promossa dal settimanale VITA su www.vita.it.
A oltre 5 anni, infatti, il 5 per mille non solo non è diventato una legge fiscale dello Stato italiano (a differenza di quanto è successo in altri 12 Paesi europei), ma nella Legge di Stabilità ora all’esame della Camera dei deputati, la copertura per la misura sperimentale (da 5 anni!) è stata drasticamente decurtata da 400 milioni a 100. Ovvero, il 5 per mille dalla sera alla mattina si trasforma così nell’1,25 per mille, forse. Alla faccia degli impegni presi con la platea dei contribuenti (oltre 15 milioni di cittadini hanno usufruito ogni anno dell’opportunità) e con quella organizzazioni del non profit impegnate nell’assistenza, nella promozione culturale, nella ricerca scientifica (circa 30mila). Il 5 per mille che, davvero, poteva e doveva essere il caposaldo sussidiario della più volte invocata riforma fiscale, si spegne quindi nelle spire della disponibilità di bilancio. Come sono lontani i tempi in cui Tremonti parlava della restituzione di valore e di risorse al Terzo settore come forma d’investimento per lo Stato e non come voce di costo! C’è una sola possibilità per questo Governo di dimostrare di non aver parlato a vanvera nel corso di questa legislatura: che presenti subito un emendamento per reintegrare la copertura di almeno 400 milioni per il 5 per mille 2011. Per far sentire la tua voce vai su www.vita.it e firma la petizione.
Parma, 19 novembre 2010
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