Si stima che siano 20mila, in Irlanda, i cavalli abbandonati nelle campagne o nelle periferie cittadine a causa della crisi economica.
Nell'impossibilità di mantenerli ulteriormente, i proprietari li liberano, mandandoli incontro a un futuro di stenti e morte. Inevitabili, per animali abituati a vivere in scuderia, o comunque nutriti e accuditi dall'uomo.
Una situazione sinistra e crudele, che colpisce l'attenzione mondiale perché nella sofferenza degli animali si riflette anche il disagio di una società.
Da parte nostra, considerandoci ancora molto fortunati, assumiamoci il dovere di riflettere sui nostri cavalli.
Su quanti vengono abbandonati anche nelle nostre regioni, come la Liguria o il Veneto, e su quante migliaia di animali ogni anno, anziché terminare una generosa carriera sportiva o da soma con un doveroso pensionamento, finiscono la loro vita al mattatoio, o in condizioni di sfruttamento estreme.