Sembra che sia almeno mezzo milione di euro, se non di piu', il costo per la messa in sicurezza e l'apertura entro febbraio del container radioattivo sequestrato nel luglio scorso e attualmente isolato nel Porto di Genova. Proveniente dagli Emirati Arabi, con radiazioni di cobalto 60, pare derivante da materiale sanitario per la radioterapia, oppure da materiale industriale per le indagini sulle saldature dei gasdotti.
Di fatto, una volta scannerizzato e poi aperto, il carico radioattivo verrà rispedito negli Emirati, o forse inviato in un sito per il recupero di cobalto in Germania, o forse ancora rimarrà isolato in Italia, perché, costi mostruosi a parte, il problema delle scorie radioattive E' IRRISOLTO NEL MONDO e noi parliamo ancora di nucleare!!!
Pazzia e vergogna!!