AL MINISTRO PER I BENI CULTURALI E LE ATTIVITA’ CULTURALI
ON. SANDRO BONDI
Preg.mo On. Ministro,
è con viva preoccupazione e con grande fiducia che ci rivolgiamo a Lei in rappresentanza di un gruppo nutrito di cittadini romani, e in particolare dell’Eur, che vedono ogni giorno di più amplificarsi una condizione di grande ambascia per la sorte del loro quartiere.
Sono mesi infatti che si dibatte, sia a livello romano sia a livello parlamentare, sulla necessità o meno di realizzare il progetto di Gran Premio di Formula 1 sul circuito cittadino dell’Eur animato prima che dall’evento stesso da una serie di interventi urbanistici che nulla avrebbero a che vedere con la struttura del quartiere disegnato da Piacentini, da Pagano, e da Piccinato tra gli altri. Volumi che sarebbero aggiunti per rendere il GP di Roma una operazione sostenibile economicamente.
Il 23 novembre scorso la commissione ambiente della Camera ha votato una risoluzione che impegnava il Governo a verificare la reale fattibilità del progetto di competizione di Formula 1 nella capitale in relazione alla Legislazione nazionale in materia di rumore e inquinamento. Occorre sottolineare che il quartiere dell’Eur è un pregevole complesso urbanistico e architettonico di Roma. Progettato negli anni Trenta del Novecento in previsione di un’Esposizione Universale mai svoltasi ospita alcuni tra i più belli e importanti esempi di architettura razionalista che convivono con edifici moderni costruiti nei decenni successivi. Soltanto realizzare un tracciato di competizione di Formula 1 nel Comune di Roma significherebbe toccare in modo deciso un ambito prezioso e delicato della città con tutte le installazioni che sarebbero necessarie all’iniziativa, tribune, spalti, aree per la sosta e per i mezzi di soccorso, e poi significherebbe aumentare notevolmente i livelli di inquinamento atmosferico e acustico della capitale aggravando così una situazione già compromessa. Senza poi contare che l’istituzione della tappa di Roma del GP di Formula 1 creerebbe problemi all’esistenza del Gran Premio di Monza, uno dei più antichi circuiti automobilistici d’Europa.
Ciò che si è reso noto in questi due anni di grande lavoro da parte nostra, da parte delle associazioni nazionali e locali e da parte dei cittadini è che senza le realizzazioni urbanistiche in diverse aree dell’Eur, la zona delle Tre Fontane e la zona del Velodromo, il progetto non avrebbe il sostegno economico necessario alla sua attuazione. Teniamo a precisarLe in questo nostro accorato appello che la nostra battaglia e quella di tanti cittadini con noi non è mai stata connotata politicamente. Di questo aspetto ne è testimonianza la presenza assidua di tante persone dalle opinioni politiche più diverse ai tavoli informativi e alle petizioni che abbiamo organizzato sul territorio. La motivazione che ci ha mosso e che muove le persone con noi è proprio quella di salvare questo quartiere, gioiello del razionalismo e modello urbanistico analizzato su tantissimi testi di architettura.
Abbiamo contezza del fatto che il Ministero si è mosso in modo egregio sul nostro territorio municipale ponendo il vincolo sulle aree dell’agro romano compreso tra le vie Ardeatina e Laurentina e tutelando altresì anche il complesso dei parchi dell’Eur realizzato dall’arch. De Vico quale bene di interesse storico artistico ai sensi dell'art. 10 del Codice dei Beni culturali e ambientali. Ma a questo punto viene da chiederci se non sia giunto il momento di porre un vincolo d’area su tutto il quartiere dell’Eur così da definire in modo unitario quale sia il futuro di questo ambito tanto prezioso. D’altronde si è reso evidente negli ultimi anni che un parere singolo su un progetto non rende giustizia dell’insieme, ed il quartiere rischia ora di pagare un prezzo altissimo per un evento delle cui ricadute in termini economici nulla si sa da fonti ufficiali. Per tutti questi motivi riteniamo sia giunto il momento di porre un vincolo per la tutela unitaria del comprensorio dell’Eur, come sottolineato anche recentemente dai comitati tecnici scientifici del Ministero in seduta congiunta e poniamo la nostra fiducia in Lei, quale persona di grande sensibilità e di nota attenzione alle istanze del territorio. Restando a Sua disposizione e confidando in un Suo autorevole intervento, Le inviamo le nostre più care attestazioni di stima,
Matilde Spadaro e Vincenzo Vecchio – consiglieri al Municipio Roma XII