Un articolo di Francesca Giuliani, pubblicato su la Repubblica di ieri, 15 luglio, annuncia che è stato approvato il progetto di consolidamento della Domus Aurea che prevede, come atto preliminare, lo smantellamento dello storico giardino di De Vico. Ne riporto la parte centrale perché tutti i cittadini amanti di quella che un tempo si chiamava "archeologia verde" si informino ed esprimano il loro giudizio sulla imminente colata di acciaio e cemento. Gli autori del progetto approvato sono due ingegneri, il commissario straordinario del sito, Luciano Marchetti, e lo strutturista Giorgio Croci.
"I lavori interesseranno tutta l´area un tempo visitabile, pari a circa 10 mila metri quadrati: il consolidamento delle volte sarà ultimato entro settembre, in ottobre in corrispondenza dell´aula ottagona, partirà la rimozione della gigantesca mole di terra su cui sono stati costruiti i giardini di Colle Oppio, parco pubblico dal 1871. Presto tutta l´area sarà ri-recintata, gli affreschi sigillati e messi in sicurezza. Si tratta di un intervento estremamente delicato in cui si mette mano a un assetto miracoloso che purtroppo versa in una situazione disperata. Decisiva sarà la verifica costante dei fatti: il museo sospeso, incastonato tra due porzioni di terra, sarà realizzato soltanto se le condizioni lo renderanno possibile, altrimenti si opterà per una intercapedine vuota, sottostante i giardini che saranno ripristinati dopo la sistemazione del monumento."