Ci hanno fatto illudere, facendoci imparare a memoria le poesie dei nostri cari poeti che cantavano i paesaggi.
Quando le leggevo per la prima volta, confermavano le mie sensazioni che provavo nel vedere i paesaggi italiani ma soprattutto quelli toscani.
Queste poesie mi hanno illuso. Credevo che, preso atto che ce le facevano studiare e commentare, tali sensazioni fossero comuni e che definitivamente, la politica avrebbe fatto in modo che questi tesori rimanessero intatti.
Li stanno distruggendo uno a uno, i paesaggi immaginati ma anche visti, si stanno, velocemente,t rasformando in devastazioni, distruzioni, cementificazioni, disboscamenti, secchezza delle sorgenti e incendi boschivi e uccisioni criminali di animali.
Nel nome dello sviluppo tecnologico, della crescita, del progresso e soprattutto del profitto dei pochi a danno dei moltissimi.
Addirittura ci sono tantissimi opinionisti, giornalisti, politici che pur avendo studiato, imparato e capito le filosofie dei nostri poeti, in loro, non è rimasto nessun segno. Questi animi sono talmente freddi, cinici e aridi che l'aratro della cultura e sensibilità, non incide. Difendono le grandi opere del cavolo e condannano i cittadini che si oppongono a tali devastazioni inutili.
Tutte le città vogliono il suo aereoporto.Tutte le zone vogliono essere collegate fra loro da autostrade, spesso molto costose, tutti i comuni vogliono svilupparsi inondando di cemento inutile le proprie campagne.
Gli appelli che dicono basta, sono tanti e provengono da tante parti ma coloro che, come ho scritto sopra, l'aratro della cultura e del paesaggio, non scalfiscono la loro bieca ignoranza e goffaggine spirituale, se ne fregano e vanno a diritto nei loro obbiettivi.
Dove sta la violenza vera? C'è la violenza devastatrice delle cose altrui ma c'è anche quella del menefreghismo verso i comitati dei cittadini e quella sull'ambiente.
Sono a favore delle proteste e contro la devastazioni dei territori.
Questo essere contrario alle violenze sull'ambiente dovrebbe preoccupare i giovani più delle violenze ai loro portafogli futuri. l'iTALIA NON VA RISPETTATA SOLAMENTE IL 25 APRILE O PER LE RICORRENZE VARIE.
Soprattutto va rispettata(quella rimanente) per il suo patrimonio ambientale, boschivo e faunistico.